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Tempo di libri, qualche numero
Lo hanno scritto tutti i quotidiani Tempo di Libri, La Fiera dell’editoria italiana che si è tenuta a Milano dal 19 al 23 aprile, ha chiuso con circa 80mila visitatori, per la precisione 72.929 di cui 60.796 in Fiera e 12.133 nelle 100 sedi del Fuori Fiera. Ma pochi vi hanno detto che, nel 1988, la prima edizione del Salone del libro di Torino ne ha registrati 100mila. Quasi nessuno ricorda che la manifestazione del capoluogo piemontese è nata da un’idea del libraio Angelo Pezzana e dell’imprenditore Guido Accornero.Ed era un’assoluta novità per il nostro Paese. Oggi ci sono mille sollecitazioni e tanti eventi simili in tante città, a maggio proprio il Salone Internazionale del Libro. Forse sono un po’ di parte, ma l’atmosfera che ho respirato al TdL a me è piaciuta molto. L’ho scritto e postato subito sui vari social. Due elementi desidero sottolineare: la gande affluenza agli eventi professionali e l’alto livello degli incontri. Diamo un po’ di numeri Inizierò con “I nuovi modi di leggere” l’Osservatorio sul consumo editoriale e culturale nato con l’obiettivo di studiare le nuove forme di accesso ai contenuti e l’influenza delle nuove tecnologie sulla lettura tradizionale. Ideato dal Gruppo Innovazione dell’AIE-Associazione Italiana Editori e condotto da Pepe Research ha messo in luce 5 “tipi sociali” che si caratterizzano per un diverso approccio e uso delle tecnologie: Tecno-curioso (32%), Tecno-basic (27%), Sconnessi (18%), Trendsetter (12%) e Mobile only (11%). Dalla ricerca emerge chiaramente la fotografia di un mondo tecnologico che non si oppone a quello editoriale, ma che pare aver la potenzialità di alimentarlo, offrendo sempre più occasioni, contenuti, canali e supporti per alimentare la curiosità delle persone e l’interesse verso i contenuti. In questa ottica, la pay-tv non sembra rubare attenzione ai libri: i maggiori lettori si trovano proprio tra chi accede a film e fiction tramite streaming o pay-tv. Chi legge in Italia? Le donne Continuiamo a inquadrare i lettori, analizzando meglio i dati Istat. La maggior parte dei lettori continuano a essere “deboli”: il 18,3% della popolazione ha letto al massimo 3 libri in un anno, mentre il 16,5% sono lettori “medi” con 4-11 libri letti in un anno. I lettori “forti” che Chi è il lettore di libri? Le donne più degli uomini. Dal 1988 – cioè all’indomani delle grandi trasformazioni sociali e culturali che avevano attraversato il nostro Paese tra anni Sessanta e Settanta -istruzione obbligatoria, ingresso nel mondo del lavoro delle donne, prime avvisaglie di emancipazione femminile, ecc.- la popolazione femminile ha sorpassato nella lettura di libri quella maschile. Le diversità uomo/donna si sono amplificate nel tempo: nel 2016 la differenza a favore delle donne lettrici è del 13,6%. Tra il Nord Est e Nord Ovest la percentuale dei lettori è pressoché simile (48,7% e 48,5%), nel Centro Italia i lettori sono il 42,7%. Il crollo è nel Sud in cui i lettori sono il 27,5%. Il 30,7% di lettori nelle Isole presenta delle differenze come quella che c’è tra la percentuale di lettori in Sardegna (45,7%) e Sicilia (25,8). Ovviamente, ci sono più lettori “forti” e “medi” tra chi ha titoli di studio più elevati e maggiori risorse economiche. È aumentata nel tempo la quota di famiglie che possiedono libri e nel 2016 sono l’89,4%, ma dal 2009 in poi il 10% di famiglie dichiara di non avere libri in casa. Quasi la metà, il 46,2% per la precisione, delle famiglie nel 2016 ha a disposizione non più di 50 libri in casa (Il 17% ne possiede tra 51 e 100 e l’11,8% da 101 a 200 libri. Internet e le nuove tecnologie hanno modificato la gestione del tempo ma i lettori di libri, come abbiamo visto anche nella ricerca di pepe Research, sono anche buoni utilizzatori della rete e delle sue potenzialità. Infatti la maggior parte dei lettori è potenzialmente sempre connesso. Allo stesso modo i lettori “medi” e “forti” sono coinvolti più della media nella partecipazione culturale, come cinema, teatro e concerti. Sono circa 4 milioni i lettori di e-book, ovvero il 7,3% della popolazione (+6 anni). Il fenomeno ha coinvolto soprattutto le donne ma in prevalenza riguarda i giovani di 15-24 anni. Chi sceglie e-book è soprattutto un lettore “forte” (il 28,3%) o “medio” (il 18,5%) che non mette in discussione il libro di carta. Sempre in crescita Fiction e libri per bambini e ragazzi Che fiction e libri per bambini e ragazzi siano in costante crescita forse già lo sapevate, ma che a frenare il mercato abbia contribuito anche la mancata pubblicazione del libro del Papa non ve lo aspettavate. Ebbene teologia cristiana ha perso lo 0,6%, romanzi d’amore e testi per la preparazione d’esami e concorsi lo 0,5%. Come scrivevo all’inizio, Tempo di Libri ha ufficialmente sdoganato ebook e Amazon, che era presente con uno stand e con alcuni degli autori di Amazon Publishing. Ovviamente c’era anche Audible la società del gruppo che si occupa di audiolibri. Ma queste sono altre storie che vi racconterò nei prossimi articoli. |
Venerdi, 20 Aprile 2018 06:42:09
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