Amazon Academy arriva in Italia

 

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La prima edizione si è tenuta a Milano e ha riunito programmatori, piccole e medie imprese, autori, esperti e giornalisti per confrontarsi e lavorare insieme.

 

 

Oltre 150 persone riunite in una grande sala ad ascoltare esperti, aziende, autori fare il punto del mercato attuale e immaginare come sarà il futuro. E poi tre sessioni distinte nei tre settori di punta di Amazon: programmatori, piccole e medie imprese, autori. Tutto questo in estrema sintesi è Amazon Academy tenutasi per la prima volta a Milano.

In apertura di giornata Fracois Nuyts, Country manager di Amazon Italia e Spagna, ha illustrato i numeri della società nel nostro Paese. E sono di tutto rispetto. Dal 2010 quando ha aperto la sede, la società di Jeff Bezos ha investito 450 milioni diamazon-academy-inizio-lavoreuro, i dipendenti sono passati da 100 a 2000 e anche le strutture sono cresciute: centro logistico e di distribuzione a Castel San Giovanni vicino a Piacenza, nuovo centro vicino a Roma e laboratori di ricerca sull’Intelligenza Artificiale a Torino. Ancora qualche numero: nel 2015 il numero delle aziende che hanno venduto all’estero grazie ad Amazon è cresciuto del 135%, generando un giro d’affari di 165 milioni di euro solo in esportazioni.

Ralph Herbrich, Machine Learning Expert Amazon, ha raccontato cosa sta facendo la società di Seattle sul fronte AI. Un aspetto che tocca da vicino tutti i frequentatori di Amazon, infatti, è proprio grazie all’AI che vengono tradotte le descrizioni dei prodotti, proposti i libri agli acquirenti e verificati i contenuti dei romanzi dei self publisher. Senza perderci in particolari tecnici, gli sviluppatori stanno lavorando ad applicazioni molto avanzate che ci lasceranno a bocca aperta.

Prima di addentrarci nella parte che coinvolge direttamente gli autori, qualche dato sull’e-commerce proposti da Alessandro Perego, direttore scientifico Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Gli acquisti online rappresentano il 5% del mercato, vale a dire circa 20 milioni euro. Crescono bene tutti i settori e l’editoria ha registrato un incremento del 16%.

Self-publishing una nicchia sempre in espansione

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Kpd-Kindle Direct Publishing è stato tra i primi a permettere agli autori di superare lo scoglio dell’editore. Riccardo Bruni ha anticipato anche Amazon, pubblicando i suoi racconti sul sito in formato Pdf per permettere agli amici di scaricarli e leggerli. Da quegli anni ne ha fatta di strada, infatti, il suo romanzo La notte delle falene è entrato nella rosa dei 27 candidati al Premio Strega.

Bruni ha spiegato che diventare editori di se stessi è molto bello, ma bisogna evitare di commettere errori che potrebbero compromettere la buona riuscita del romanzo. L’errore più grave è quello di pensare di fare tutto da soli. Ad esempio, è indispensabile sottoporre il proprio lavoro a una lettura esterna, che non sia coinvolta emotivamente e che sia in grado di dare un parere professionale. E poi c’è la copertina che molti sottovalutano. In realtà è il biglietto da visita del libro e quindi deve essere curata. Insomma, il consiglio di Riccardo Bruni è semplice: circondarsi di validi collaboratori per realizzare un prodotto che non ha nulla da invidiare a quello di editori famosi.

Conclusa la seduta plenaria, gli autori si sono ritrovati al pannel, coordinato dal giornalista Paolo Armelli, per ascoltare altri racconti di chi ha sperimentato l’autopubblicazione con successo. E per avere ragguagli e anticipazione da Giulia Poli, responsabile dei contenuti di Kindle Direct Publishing Italia.

Kpd è in forte crescita, ogni giorno sempre più autori scelgono di autopubblicarsi, anche quelli che hanno già un editore decidono di sperimentare questa nuova strada. Molti entrano nel programma Kindle Unlimited che consente, ai lettori che hanno aderito al programma pagando un canone mensile, di scaricare e leggere senza ulteriori costi il romanzo.

E sottovoce consiglio agli autori di entrare nel programma, perché questo li aiuterà nelle classifiche dei libri venduti. In altri termini, la lettura del libro ha un peso anche nella classifica delle vendite.

Giulia Poli ha spiegato che la Community Kpd è un territorio di caccia per gli editori tradizionali e letterarie che controllano le classifiche per scegliere autori a cui proporre la pubblicazioni dei libri. Del resto la stessa Amazon sceglie tra gli indie i romanzi da pubblicare. E a quel punto l’autore si ritrova Amazon come editore e lavora con un’equipe esattamente come accadrebbe con un altro qualsiasi editore.

A breve potrebbero esserci novità sul fronte cartaceo on-demand. Al momento questa versione viene realizzata da CreateSpace, in modo indipendente rispetto alla versione digitale. Ma in futuro, è molto probabile che questa opportunità rientri nei servizi forniti da KDP.

Ed ora torniamo ai nostri autori. Marion Seals ha provato molto piattaforme ed ha scelto Amazon in esclusiva. Pubblicaplatea-amazon-academy romanzi urban fantasy e romance ed è nota per il suo linguaggio ricercato. Anche lei non ha dubbi: autopubblicazione non deve essere sinonimo di scarsa qualità. Per questo si affida a un consulente editoriale e ha creato gruppi di lettura su Facebook per avere sempre il riscontro dalle sue lettrici. È convinta che la qualità venga sempre premiata.

Fabio Piccini pubblicava con Baldini&Castoldi e i suoi libri di divulgazione scientifica erano anche negli autogrill. Quando l’editore ha avuto serie difficoltà, Piccini ha scoperto che il suo successo non avrebbe avuto un ritorno economico. Così ha scelto l’autopubblicazione ed ora è molto soddisfatto, soprattutto di poter inserire collegamenti ipertestuali e avere l’opportunità di aggiornare costantemente le sue opere, un fattore molto importante in ambito scientifico.

La responsabile di KDP e gli autori hanno dato altri suggerimenti: oltre alla scrittura, è bene curare la copertina, il titolo del libro e, se possibile, evitare sinossi troppo lunghe.
Concludo con una considerazione di Giulia Poli: “Vi sono due attori: lettore e scrittore, per noi il lettore è sempre più importante”.
M.Z.

 

 

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