Agenda Digitale? Rinviata

 

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Ancora tante parole e nulla di fatto, come è consuetudine dei nostri politicanti che sono ciechi e sordi rispetto agli investimenti in tecnologia.

 

Parole, parole, parole, recitava una vecchia canzone... Parole, parole, parole sono spesso l'unica risposta che i nostri politicanti riescono a dare ai tanti problemi dell'Italia: analisi perfettamente calzante con l'Agenda Digitale.

 

 

 

Tutti i governi, da almeno 20 anni, - e ne ho ampiamente scritto anche in un precedente articolo su questo stesso sito Web – si riempiono la bocca con paroloni altisonanti e promesse che regolarmente cadono nel vuoto.

 

 

 

Ultimamente, è successo con il governo tecnico e sta puntualmente accadendo con quello delle larghe intese: l'Agenda Digitale viene annunciata e poi rinviata.

 

 

 

Del resto, cosa possiamo attenderci in un Paese nel quale, in alcuni luoghi non arriva nemmeno l'Adsl da parte di Telecom, il servizio pubblico?

 

Ignoranza, incompetenza, superficialità consigliano ai nostri politicanti di considerare la tecnologia un aspetto secondario per la ripresa del Paese.

 

Sbagliano, e lo dovrebbero capire semplicemente osservando altre realtà dove il binomio tecnologia/ripresa è ben tangibile.

 

 

 

Evidentemente nel gioco delle parti che mettono in scena i nostri esponenti politici questo aspetto è del tutto secondario. lumaca2
Eppure se almeno fossero in grado di far di conto in modo serio e responsabile, si accorgerebbero che investire in tecnologia digitale può dare frutti, e frutti molto concreti.

 

Due esempi: catasto e giustizia. Se il catasto fosse stato digitalizzato e messo in Rete, ora sarebbe più semplice verificare il patrimonio edilizio e modulare la tassazione sulle proprietà immobiliari. Se nei tribunali avessero mandato in pensione i faldoni cartacei, affidandosi al digitale, anche l'amministrazione della giustizia avrebbe avuto un'accelerazione, liberando le carceri di troppi detenuti in attesa di giudizio.

 

 

 

Ma queste sono quisquilie, i nostri politicanti hanno cose ben più importanti a cui dedicarsi.
Marinella Zetti

 

 

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