Dopo gli States, trionfo degli e-book in U.K.

 

libri-e-ebook
Secondo la ricerca Nielsen, dati incoraggianti dall'Inghilterra per gli e-book, mentre in Italia il mercato ancora stenta.

Nielsen Bookscan raccoglie le informazioni dal punto di vendita al dettaglio in più di 31.500 librerie di tutto il mondo, e la notizia di questi primi giorni del 2013 riguarda i dati che Nielsen ha diffuso sull'editoria in Gran Bretagna. Dati che, a nostro avviso, dovrebbero far riflettere l'arretrato complesso dell'editoria italiana.

Durante le festività 2012 le vendite di e-book in U.K. hanno avuto una crescita che definire stratosferica è ancora poco, sono infatti cresciute addirittura del 45%. In parallelo il mercato del libro cartaceo ha perso sostanziali quote di mercato.

Ora gli esperti del settore hanno iniziato a interrogarsi, imputando una delle cause alla diffusione dei lettori, tablet o e-reader che siano.

E in Italia?

Come sempre il Bel Paese è in ritardo...
Mentre continuano a crescere i numeri delle vendite dei Tablet, la gente comune (poco o affatto interessata alle tecnologie) continua a perdersi tra e-book, e-reader e Tablet, confondendoli e confondendosi.
Si capisce quindi la tendenza di alcuni editori (anche se non la condividiamo) di andare cauti riguardo all'editoria digitale. Ma la cautela non significa chiusura, e purtroppo continuiamo a incontrare “piccoli editori” che non mettono a disposizione dei propri lettori le versioni digitali delle loro pubblicazioni.
Continuo a interrogarmi su questa penalizzazione nei riguardi di chi già utilizza gli e-book e non ne comprendo le ragioni. Per un editore l'azione più importante è quella di diffondere la fruizione/conoscenza dei propri autori tra il pubblico dei lettori. E allora?
Perché avvinghiarsi al libro cartaceo invece di offrire al lettore/cliente una duplice opportunità, la facoltà di scegliere?
F.P.M.

Stampa Email