Quando in biblioteca entrano gli e-book….

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Mediateca

Cosa accade quando in biblioteca arrivano le tecnologie digitali? Quali sono i vantaggi per gli utenti? 

I primi passi verso le nuove tecnologie la Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso li ha compiuti parecchi anni orsono con la creazione di una mediateca e la partecipazione a un avanzato progetto europeo. Oggi vanta una biblioteca digitale consultabile online e molte altri strumenti che le consentono di offrire molti servizi agli utenti.Carmine Aceto
Ma, come è noto, l’appetito vien mangiando, e l’intraprendente biblioteca molisana ha in cantiere altre innovazioni. Per saperne di più, Leggereonlinenews ha rivolto alcune domande a Carmine Aceto, referente per Altrimedia della gestione dei servizi di reference e mediateca presso la BiblioMediaTeca Comunale di Campobasso e la Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso.

D. Come si è avvicinata all’Information Technology la Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso e come sono nati i progetti digitali?
R. I progetti di digitalizzazione e i servizi di fruizione in Rete attraverso il Web del patrimonio della Biblioteca Albino sono partiti molti anni fa. L’aver creato una vera biblioteca digitale consultabile online, riferita soprattutto ai periodici molisani e ai nostri fondi storici, è stato un punto di partenza fondamentale per poi programmare nel tempo altri interventi da compiere. Infatti, nell’ultimo anno abbiamo scelto di aprire ancora di più i nostri canali informativi e comunicativi, predisponendo servizi e produzioni scaricabili online gratuitamente. Parliamo di contenuti appositamente pensati e prodotti come newsletter, rassegne stampa tematiche e, ultimo nato di cui siamo particolarmente orgogliosi, e-book in formato e-pub.

D. Come e in quanto tempo sono stati sviluppati tali progetti e quanto ha investito la Provincia?
R. L’intero progetto di sviluppo tecnologico ha avuto una spinta decisiva con la creazione e nascita della Mediateca all'interno della Biblioteca P.Albino. Essa  rappresenta a tutt'oggi l'installazione più significativa del Piano d'Azione Mediateca 2000. Si è trattato di un progetto europeo nel quale la provincia di Campobasso ha investito e creduto soprattutto in termini di capacità gestionali, affidando al direttore della struttura, dottor Vincenzo Lombardi, e al personale interno il massimo della fiducia.
Il progetto della Mediateca è articolato in diverse sezioni, alcune innovative, altre integrative a quelle già esistenti nella Biblioteca Albino. Ma non è solo la quantità delle apparecchiature installate che colloca la Mediateca della Biblioteca Albino tra le più complete oggi esistenti nel panorama italiano. Spesso si definiscono "mediateche" solo normali reti di computer multimediali. In questa, come nelle altre nostre installazioni, l'integrazione tra documenti, eventi audiovisivi, memorie digitali, è portata a livelli raramente riscontrabili fondendo in un progetto unitario il mondo audiovisivo e quello informatico.

D. A fronte di tali investimenti, quali vantaggi concreti vi sono per gli utenti e per la Provincia?
R. I vantaggi per gli utenti sono legati alla maggiore accessibilità e alla possibilità di condivisione di contenuti e documenti. Con una semplice password accedendo ai nostri cataloghi e servizi l’utente può, da qualsiasi posto, interagire con la nostra struttura. Inoltre, per quel che riguarda la comunicazione e la condivisione, l’utilizzo dei nostri profili sui Utenti in bibliotecamaggiori social network esistenti e usati oramai da tutti, permette non solo semplicemente di parlare direttamente in tempo pressoché reale con noi, ma anche di condividere sempre più in una dimensione open source contenuti informativi di diverso genere.
Per la Provincia in quanto Ente pubblico, lo sviluppo tecnologico di un servizio come quello bibliotecario, penso sia non solo un modo per rendere visibile il proprio profilo anche al di fuori dei confini locali, ma soprattutto funge da supporto operativo dal punto di vista culturale per proporre e realizzare eventi, ricerche e pubblicazioni di diverso genere, con garanzie qualitative e storiografiche, oltre che con prospettive di divulgazione, maggiori.

D. Cosa è cambiato nella Biblioteca con l’avvento di e-book ed e-reader?
R. Nella nostra biblioteca più che di cambiamenti siamo portati a parlare di evoluzioni, o almeno ci proviamo. Il mondo dell’editoria digitale è ancora frastagliato e bisogna essere capaci di orientarsi a vista su ciò che si sta sviluppando in questo senso.
Per questo, noi come bibliotecari, siamo i primi a dover tenere gli occhi aperti per documentarci e aggiornarci continuamente al fine di fornire indicazioni e forme di supporto operativo ai nostri utenti. In Biblioteca Albino abbiamo a tal proposito creato e strutturato un punto informativo sulla lettura digitale in tutte le sue forme che, oltre a realizzare prodotti scaricabili on line come BiblioTech o e-book in e-pub, propone corsi di aggiornamento e informazione, come quello realizzato in occasione del Maggio dei Libri 2012 e denominato Leggere In-Rete, che ha coinvolto e avvicinato diversi istituti scolastici della nostra provincia.
Lo scorso maggio abbiamo anche lanciato gli e-book reader in sala lettura, con l’intento principale di utilizzarli, anche in questo caso, per fornire un sostegno pratico a quanti vogliono capire materialmente come sono fatti questi nuovi congegni e come funzionano.

D. Qual è stata la reazione degli utenti di fronte a questi nuovi strumenti?
R. Il punto informativo sulla lettura digitale creato presso la Biblioteca provinciale Pasquale Albino di Campobasso, sempre aperto e a disposizione degli utenti, permette, tra le altre cose, di tastare il polso sull’interesse reale dei lettori e della gente comune per tutto quanto ruota intorno alle nuove esperienze di lettura. Intanto, all’interesse informativo e teorico,Area editing si sta pian piano sostituendo un interesse decisamente più pratico, ovvero le persone iniziano a venire da noi e anche a telefonarci, non più semplicemente per chiedere cos’è un e-book, ma per essere consigliate su quale dispositivo di lettura comprare o su come utilizzarlo al meglio. Noto soprattutto con piacere che l’attrazione per la sperimentazione di nuovi modi di leggere non ha età precostituite.
I nuovi lettori digitali italiani restano comprensibilmente ancora un po’ smarriti davanti alle distinzioni tecniche relative ai formati dei file. Spesso, per evitare di ritrovarsi in dubbiosi criteri di scelta sul file da scaricare, preferiscono legarsi all’ecosistema di Amazon che non consente loro errori nella scelta dei formati. Questo è un dato che andrebbe analizzato e assimilato proprio da editori e distributori, in modo di lavorare nella direzione che privilegia i lettori, ovvero una maggiore facilità d’uso e di trasportabilità dei file.

D. La Biblioteca provinciale  P. Albino di Campobasso è un’esperienza unica o è parte di un progetto più ampio che coinvolge anche altre realtà in Italia?
R. Le Biblioteche italiane si stanno attrezzando per fornire servizi digitali sempre più al passo con i tempi, in diversi modi e a seconda delle proprie disponibilità in termini di personale e di budget. La Biblioteca Albino, sotto la regia del direttore Lombardi, ha scelto da tempo di puntare sulla creatività del proprio personale interno per strutturare una serie di interventi in diversi settori dell’esperienza tecnologica che vanno dalla gestione del sito Web al laboratorio di Bancone operatoredigitalizzazione, ai servizi di reference online anche attraverso i social network.
Questo sta pagando proprio in termini di rapporti e di connessioni attivate in Rete, riuscendo a creare una struttura di relazioni operative con altri soggetti bibliotecari nazionali oltre che con la gente comune.

D. Considerate concluso il progetto o ci sono nuovi sviluppi all’orizzonte?
R. Nel campo dei servizi bibliotecari come in quello dello sviluppo tecnologico ad essi in diversi gradi correlato, non ci sono punti di arrivo definitivi ma solo tappe da raggiungere con un’adeguata programmazione. Per la Biblioteca Albino il prossimo passo è di certo quello di rendere il nostro sito Web ancora più accessibile e ricco di contenuti scaricabili open source, magari grazie anche all’aiuto e alle segnalazione dei nostri utenti. Personalmente ho avuto modo di conoscere Scoprirete, il catalogo web 2.0 delle Biblioteche di Romagna e San Marino, e lo ritengo un ottimo esempio da tenere presente per lavori futuri sul nostro sito e catalogo online.

a cura di Marinella Zetti

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