Ippolita Avalli

Leggere,
secondo Ippolita Avalli

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a "non finire il libro": tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?

R. Non finire un libro mi sembra una questione mal posta: un libro o non lo si comincia o lo si lascia quasi subito. 

 


Ci sono libri eccellenti a cui non avrebbe fatto male una sforbiciatina, tuttavia non si può parlare in termini oggettivi, perché l'arte vista dai contemporanei è soggettiva, dipende dal gusto personale. Quando leggo, se vedo che basta un niente per distrarmi, sorvolo paragrafi, mezza pagina, finché sono di nuovo 'catturata', non me ne rammarico, mi è capitato di tornare indietro per una verifica e in effetti non mi ero persa niente.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Ne ho una lista lunghissima! ho amato e amo tutti quelli che mi prendono. i miei prediletti sono quelli che non mi lasciano più: Iliade, Odissea, Amleto, Eneide, Vite dei Cesari di Svetonio; ma anche Memorie dal sottosuolo (Fedor Dostoevskij) Cime Tempestose (Emily Bronte), Lettera al padre (Franz Kafka) Pinocchio (Carlo Collodi), e i più recenti Vita di P (Yann Martel) Il garzone del macellaio (Patrick McCabe).


D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l'autore, la bandella con la storia?
R. Emozioni, sorprese, intelligenza, genio, passione, inventiva. Non decide la copertina (la fa il grafico); non il titolo (non è sempre farina del sacco dell'autore); non il nome dello scrittore (a volte si tratta di gente gonfiata ad arte, e un autore bravo può anche sbagliare un libro); neanche la bandella (la fa chi cura l'editing in casa editrice); no, io voglio decidere da me, correre i miei rischi, sfoglio, annuso, assaggio, sento il ritmo, leggo l'incipit e poi le prime due, tre pagine, corro a metà, sbircio la fine, mi tuffo e nuoto, nuoto e, come dice il Poeta, il naufragar m'è dolce in questo mare.


Ippolita Avalli vive a Roma, ha scritto per il cinema e il teatro.
Attualmente è in libreria con Mi manchi (Feltrinelli, aprile 2008), e noi attendiamo che lo venga a presentare in Gabi…
Ha pubblicato Aspettando Ketty (Feltrinelli 1982) L'infedele (Rizzoli 1988), Non voglio farti male (Garzanti 1991) La Dea dei baci e Amami (Baldini&Castoldi, 1997 e 1999) Nascere non basta (Feltrinelli 2003).
E' in rete con il sito www.ippolitaavalli.it dove nella sezione Mi manchi è possibile vedere una serie di foto dell'autrice dei set del romanzo e nella sezione I miei romanzi si possono scaricare gratuitamente i romanzi introvabili, esauriti e i fuori catalogo.

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