Uno spazio per considerazioni, pensieri più o meno ironici, sull'aria che tira in questi primi anni del nuovo secolo. Temi quali l'Editoria tradizionale ma anche il Self publishing, il Leggere e lo Scrivere saranno al centro di queste pagine.
Il 18 dicembre 2014 ho pubblicato su Facebook il seguente post: «PENSIERI SULLA SCRITTURA Chi scrive in Italia - sia un autore pubblicato da editori tradizionali che un Self Publisher - spesso ha poca umiltà, non fa autocritica e non cura grammatica/sintassi. Gli editori tradizionali, spesso, correggono, passano il testo a un editor... Ma il lavoro dello "scrittore" allora alla fin fine qual è??? Quello di un cantastorie? Uno scrittore deve consegnare un prodotto finale pronto. Non una "bozza". Qui si sta perdendo la misura...»
Da questi “pensieri” si è generato uno scambio che ho davvero molto apprezzato, nel quale persone diverse a diverso titolo sono intervenute spingendomi anche a precisare le ragioni di quel mio intervento.
Le grandi Major del bookshop si fanno guerra per i dati di vendita senza capire che è difficile “ingabbiare” il lettore perché un libro è volatile, non è un prodotto omologabile.
Scrittori ed e-book: in molti, tra quelli della vecchia generazione, esprimono diffidenza, quando non addirittura ostilità, all'editoria elettronica. Perché? Hanno ragione?
In questo inizio d'anno proviamo a fare il punto della situazione sull'universo libro. Iniziamo con le nuove tecniche di vendita messe in atto da alcuni gruppi editoriali, per proseguire poi con gli sviluppi in corso nel mercato dell'editoria elettronica...
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