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La Scelta, un affare di Coscienza

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Andrebbe consigliato come libro di lettura a tutte le generazioni nate post 1989,
a quelle venute dopo la caduta del muro di Berlino.

 

 

 

Alle volte una lettura ci capita tra le mani per caso, perché ce l’hanno regalata, consigliata o perché lo stesso autore ce ne ha fatto dono. Quella della quale voglio scrivere oggi non l’avrei mai scelta in modo autonomo. Ma forse proprio per questo, perché sono caduta tra le sue pagine “per caso”… il piacere della lettura mi ha lasciato anche un’impressione di stupore.

Da sempre mi definisco un’antimilitarista, avverso ogni guerra (anche quelle cosiddette “giuste”), perché nonostante la realtà vada in tutt’altra direzione, io continuo a pensare che l’essere umano, per l’intelligenza della quale è dotato, dovrebbe risolvere i suoi conflitti senza ricorrere a violenza, distruzione, morte. Così leggo poco di vicende relative a episodi di guerra del passato, pur conoscendone la storia, come tutti noi. 
Ma un romanzo come quello di Francesco Zampa, La Scelta, andrebbe consigliato come libro di lettura a tutte le generazioni nate post 1989, per intenderci a quelle venute dopo la caduta del muro di Berlino. Ormai esse rappresentano gran parte del tessuto sociale del nostro mondo Occidentale, e per loro le guerre sono quelle vicende, più o meno atroci, che accadono al di là e al di fuori della loro esistenza quotidiana.

Immaginare un rastrellamento di persone tra le vie di Roma o di Milano, immaginare quelle stesse vie battute dagli stivali di un occupante militare, che le attraversa armato di mitra o fucile equivale a narrare un episodio di fantascienza. E per questo, troppo spesso, la coscienza di quelle generazioni può permettersi di estraniarsi, di sentirsi indifferente. 
La storia di Zampa si ambienta negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, a Roma. Ma è una metafora, un espediente narrativo abilmente usato per trattare di temi che, purtroppo, oggi sono ancora attualissimi: la coscienza e il dovere di obbedienza di un militare.

Leggiamo della vicenda che seguì all’ordine dato dai Nazisti di smilitarizzare l’Arma dei Carabinieri, e di agire per la lorola-scelta2 deportazione immediata. L’ordine fu trasmesso dal generale Graziani e messo in atto sia da militari dell’esercito italiano, sia da Camice nere, sotto il controllo di appartenenti al corpo delle SS. Ma cosa passò nelle coscienze di quei militari italiani che non esitarono ad eseguire quell’ordine? Prevalse, in troppi casi, l’assuefazione all’obbedienza, tipico atteggiamento di chi è stato formato e serve in ambienti militari. 
Come non fare immediatamente un salto ai giorni nostri? Agli atroci “fatti della scuola Diaz”? Dove l’esecuzione e  il rispetto di un “ordine” ricevuto ha portato rappresentanti delle Forze armate di uno Stato democratico a compiere azioni condannate e deprecate da qualsiasi coscienza civile?

Ma chi non indossa una divisa non per questo deve considerarsi assolto. Perché, di nuovo, il richiamo de La Scelta ad una Coscienza, si rivolge anche a chi si definisce un civile. 
L’ultimo episodio narrato, infatti, da Zampa riguarda l’episodio tragico e a tutti noto della deportazione degli Ebrei dal Ghetto di Roma ai campi di sterminio, dove nella maggior parte essi trovarono la morte. Ed è proprio il protagonista del romanzo, il giovane brigadiere Enrico, a raccontarci del risveglio della sua Coscienza sopita. Della sua come di quella della maggior parte degli abitanti di Roma, di tutti quei miti cattolici che solo troppo tardi riuscirono a comprendere la vastità del Male a cui avevano soggiaciuto, lasciandosi dominare dalla propaganda politica del fascismo. Ma appunto era troppo tardi… I treni per i campi di sterminio di Auschwitz, di Buchenwald erano già partiti.

Oggi quei treni sono stati sostituiti da malandati barconi che attraversano il Mediterraneo, la guerra si è spostata oltre i confini della nostra Europa, ma la nostra Coscienza non può sfuggire alla Scelta.

Come post scriptum vorrei aggiungere solo una nota tecnica: spesso le opere dei Self Publisher che mi arrivano tra le mani, pur presentando contenuti validi, mostrano sviste grammaticali e sintattiche, debolezze più o meno marcate nella narrazione. Non è il caso di questo autore che, pur essendosi auto pubblicato, non sfigurerebbe in una collana editoriale di tipo tradizionale.

F.P.M.

La Scelta
di Francesco Zampa
in formato e-book Euro 3,21 

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