Pilgrim

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Pilgrim-Rizzoli


Il romanzo dell’«esordiente» Terry Hayes è stata una piacevole sorpresa: circa 900 pagine di avventura, analisi, e riflessioni da leggere tutto d’un fiato.

Pilgrim è il nome in codice di un agente segreto e anche il titolo del libro di Terry Hayes, un esordiente nella narrativa che ha però al suo attivo due sceneggiature di prestigio; quella di Mad Max 2edi Ore 10: calma piatta. Ma anche in questo debutto lo scrittoreaustraliano si dimostra molto promettente. 
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Non vi posso dire cosa significa
Pilgrim e nemmeno perché l’agente abbia scelto questo nome, per un motivo molto semplice: vi svelerei alcuni “segreti” che è bene scopriate da soli, leggendo il romanzo. 
Il romanzo, che viene definito in thriller, ma che nella mia personale catalogazione lo definirei piuttosto una spy story, è un “tomone” di circa 900 pagine che mi ha tenuta incollata dalla prima all’ultima pagina.

Ovviamente non è possibile fare un riassunto del romanzo, sia per la sua dimensione sia per gli intrecci che si rincorrono per tutta la lunghezza del libro. E poi, come scrivo sempre nelle mie recensioni, non amo raccontare la trama ma preferisco evidenziare i punti di forza, e qualora ne avessi riscontrati, gli aspetti negativi del romanzo. 
Partiamo dai punti di forza che, a mio avviso, sono tanti. 
Innanzitutto il plot, complesso e articolato, che si svolge senza incertezze e arriva alla fine consegnando al lettore una soluzione per tutti i “misteri” che sono stati proposti nel corso della narrazione. Poi la spiegazione di molte delle oscure vicende che accadono in Cia, Fbi e nelle altre varie e semi-ignote agenzie americane e non solo. A questo si aggiungono una fotografia della situazione geo-politica degli ultimi 13 anni, a partire da quel terribile 11 settembre 2011 che ha cambiato il mondo, e  infine il racconto di cosa è accaduto in Russia, nei Paesi arabi e nella vecchia Europa; insomma un bel ripasso di storia contemporanea fatto con gli occhi di un agente segreto che prende per mano il lettore e gli fa compiere un viaggio, a volte molto crudo, in tante vicende che ha seguito dai telegiornali e sulle pagine dei quotidiani.trasferimento

Tra i punti di forse evidenzierei anche la descrizione dei personaggi, sempre molto accurata e che consente al lettore di farsi un’idea precisa di cosa pensa e come agiscono il “buono” o “cattivo” di turno. 
E sulla definizione di “buono” e “cattivo”, grazie alle fedeli cronache di Pilgrim, il lettore avrà molto materiale per le riflessioni e per gli interrogativi. Ad esempio io mi sono chiesta più volte: ma dove sta andando il Pianeta Blu? Siamo sicuri che Pilgrim è buono e il Saraceno è cattivo? 
Forse l’unico personaggio realmente buono è Bradley, il tenente di polizia che aiuta e accompagna  Pilgrim in gran parte delle avventure.

Senza svelarvi nulla, vi posso anticipare che molti degli argomenti trattati e delle vicende proposte sono di scottante e imbarazzante attualità. 
I punti negativi? Francamente non ne ho trovati, forse perché sono entrata talmente nella vicenda, e mi sono appassionata alle storie: Ma a ben vedere, anche questo è un punto a favore di Terry Hayes.  
M.Z.

Pilgrim 
di Terry Hayes 
Ed. Rizzoli 
In versione cartacea e digitale

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