Il richiamo del cuculo
Un giallo che merita davvero di essere letto per la storia, i personaggi, l’ambientazione. Ma non è il lavoro di un esordiente, infatti Robert Galbraith in realtà è…
Mi ero proprio affezionata a Cormoran Strike e alla sua segretaria interinale Robin Ellacott, e la separazione è stata dolorosa. Ma il libro era finito, dovevo proprio rassegnarmi; attenderò che Salani pubblichi in lingua italiana The silkworm -l’uscita è
prevista a giugno il 19 in Inghilterra e il 24 negli Stati Uniti- la nuova avventura dell’investigatore inglese nato dalla penna di Robert Galbraith, ovvero la signora J. K. Rowling. Sì, avete letto bene la creatrice di Harry Potter.
Dopo aver pubblicato nel 2012 Il seggio vacante, un romanzo definito dalla stessa autrice “profondamente inglese”, la mamma del Maghetto ha deciso di dedicarsi al noir usando uno pseudonimo. Il gossip narra che Il richiamo del cuculo è stato ignorato sino a che non è trapelato che l’autrice non era l’anonimo Galbraith ma l’acclamata Mrs Rowling, da quel momento gli ordini sono andati alle stelle e ovviamente anche le vendite. In Inghilterra ha venduto circa 7,5 milioni di copie.
Questa notiziola meriterebbe molte riflessioni sul mondo dell’editoria e della distribuzione dei nostri amati libri.
Ma torniamo a Cormoran Strike, il protagonista di Il richiamo del cuculo; al suo fianco vi è Robin Ellacott un’intraprendente segretaria approdata per puro caso nell’ufficio dell’investigatore e diventata subito la sua preziosa collaboratrice.
La storia si svolge in Inghilterra, a Londra, ed è molto intricata ma vi assicuro che non avrete alcuna difficoltà a seguire le complesse vicende della famiglia Jason.
Il libro inizia con la morte di Lula Landry, un’affermata e superpagata modella. Dopo un’indagine sbrigativa, il caso viene archiviato come suicidio, ma il fratello adottivo di Lula non ci sta e incarica Strike di fare ulteriori indagini. L’investigatore accetta semplicemente perché ha un disperato bisogno di denaro e Mr. Jason è molto generoso e facoltoso. Ben presto però Cormoran si accorge che le indagini della polizia sono state superficiali e hanno trascurato molti particolari, insomma ci sono buone probabilità che Lula sia stata uccisa.
E non vi rivelerò altro, per non togliervi il piacere di scoprire gli indizi pagina dopo pagina. Mrs Rowling, o se preferite Mr Galbraith, è molto bravo nello spargere semi in tutto il romanzo, tracce che vi consentiranno di capire chi è l’assassino. E come un giallista doc ha seminato anche indizi per depistare il lettore, per obbligarlo a guardare con sospetto anche gli altri personaggi.
Ma il protagonista merita un po’ di attenzione. Cormoran Strike è un soldato che ha combattuto in Afghanistan dove ha perso
parte di una gamba. La vita non è stata generosa con lui. Una madre troppo impegnata a seguire un cantante famoso e un padre inesistente, anche l’ultima fidanzata lo ha mollato senza un soldo e con i soli vestiti che indossava. Eppure, nonostante le sue disavventure, Strike è una figura positiva, anche quando prende sonore sbronze, riesce a comunicare la sua voglia di ricominciare.
Tutti i personaggi, e sono molti, sono disegnati con estrema maestria; in alcuni casi, con una sola frase, Mr Galbraith riesce comunicarci tutte le informazioni necessarie a capire chi abbiamo di fronte. E poi ci sono le ambientazioni, spesso cupe, a volte suggestive, ma mai banali, che arricchiscono il romanzo. Le definirei pennellate d’autore che aiutano il lettore a immergersi nella dimensione londinese.
E per finire una curiosità sul titolo: l’autrice ha scritto sul suo blog che Il richiamo del cuculo è preso da una poesia del 1865, A dirge, di Cristina Rossetti. E non aggiungo altro.
M.Z.
Il richiamo del cuculo
di Robert Galbraith/ J.K. Rowling
Salani edizioni
In formato cartaceo e digitale