Sei note di pentagramma


pentagramma

Con diciotto racconti Franco Leonetti coinvolge il lettore e lo porta in un mondo dove la musica è una compagna di viaggio


L'incontro con il “Franco Leonetti” scrittore è stata una piacevole scoperta come quella che fa un viaggiatore che si avventura lungo un sentiero di cui non conosce né la direzione né la meta.

Il mestiere di chi scrive, oggi come oggi, è sempre più difficile: in molti ci provano, in pochi ci riescono bene. In una società che legge poco come quella italiana, in cui l'offerta narrativa supera di gran lunga la domanda e nella quale la fanno da padroni i soliti nomi noti, riuscire a ritagliarsi uno spazio non è semplice. Ebbene, Leonetti ci riesce, con la bravura e la spavalderia di una penna che sa dove vuole andare.

A parer mio, colui che vuole conquistare il lettore, deve riuscire a coinvolgerlo, suscitando emozioni, facendolo sentire protagonista e parte della storia. Ci sono interi romanzi, seppure piacevoli e godibili (anche di autori molto affermati) che non raggiungono questo scopo; si ha la sensazione di una frattura tra colui che scrive e colui che legge.sei note di pentagramma

Con Sei note di pentagramma tutto questo non accade. Diciotto sono i racconti che l'autore propone in questa sua prima opera. Dal primo all'ultimo, Leonetti riesce nella non semplice impresa, di farci sentire parti integranti delle sue parole, delle sue storie. Ognuno di noi, può rispecchiarsi nelle vicende allegre, dolorose o grottesche dei personaggi che compongono questi racconti.

Il leit motif che accomuna i racconti è sicuramente l'improvvisazione il doversi, in un certo senso, inventare una nuova realtà. Non una lettura passiva e statica: l'utente non affonda nel divano sino a perdersi nell'oblio di Morfeo dopo poche o tante righe. No, nulla di tutto ciò. Colui che si avvicina a questa serie di racconti, viene coinvolto a tutto tondo, sia dalla narrazione che dall'intreccio degli eventi. Il tutto, descritto dall'autore con un linguaggio ricercato e mai banale. Nessuna parola è messa a caso: ogni lettera, ogni sillaba è fortemente ricercata e voluta a formare un raffinato mosaico di magia linguistica.

In un contesto storico nel quale la nostra lingua è costantemente impoverita nel suo utilizzo, autori come Leonetti sono da elogiare e prendere come esempio per dare nuova linfa propulsiva al modo di scrivere e di utilizzare il nostro idioma. Un altro aspetto che emerge è il profondo amore che lo scrittore ha nei confronti della musica. A partire dal titolo, addentrandoci tra le pagine di quest'opera, troviamo sussurri e sinfonie di quella che è una compagna di viaggio del nostro quotidiano. Dalle vicende del musicista alla semplice citazione di un brano o di una canzone, le note sono elemento essenziale e vitale di questi racconti.

Si potrebbe dire che non c'è vita senza musica. E sicuramente, almeno per quanto mi riguarda, è così. Già, il musicista. Quell'ancestrale figura sospesa tra il Paradiso e l'Inferno, un demone dalla faccia angelica. Eppure, senza note si muore. Note a volte raffinate, a volte strimpellate in modo assordante e caustico, proprio come le parole usate dal Leonetti, che vanno dal cristallo pregiato agli scarti da discarica.

Prego, accomodatevi: lo spartito è sul leggio. Entra Leonetti: che abbia inizio la musica!!!
Enrico Danna

Sei note di Pentagramma
di Franco Leonetti

Editrice Lettere Animate
€ 13,00

Solo in formato cartaceo



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