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Giallo tendente al rosa

 

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I romanzi di Alice Basso a me piacciono molto, riescono a rilassarmi. La protagonista Vani Sarca e il suo amico commissario Romeo Berganza sono impagabili. Anche le storie così inverosimili e stimolanti mi divertono.

 

Giallo tendente al rosa. In realtà, chi non apprezza i romanzi di Alice Basso spesso li definisce “rosa melensi”. A me piacciono molto ed ora cercherò di spiegarvi cosa ho apprezzato in “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” e “Scrivere è un mestiere pericoloso”, edizioni Garzanti.

Piacevoli e decisamente inverosimili. Questa è stata la prima impressione. Ma i libri servono anche a portarci in mondi diversi da quello in cui viviamo e a farci sognare. Non solo a descrivere la realtà che ci circonda. La lettura di questi romanzi mi ha suscitato spesso sorrisi, perché le battute di Vanni Sarca, la cover-imprevedibile-pianoprotagonista, e del suo amico commissario Romeo Berganza sono irresistibili.

“L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” è stato il mio compagno di viaggio durante le vacanze. E vi assicuro che la scelta è stata decisamente appropriata: la trama è intrigante, i personaggi ben disegnati e i dialoghi calzanti e senza sbavature.

Indubbiamente Alice Basso ha una scrittura scorrevole, con poche ripetizioni e con un’accurata ricerca dei vocaboli. Del resto la protagonista è una ghostwriter, abituata a giocare con le parole. Vani scrive per gli altri: interviste, saggi, romanzi, articoli. E per farlo, oltre a conoscere bene la lingua italiana, deve essere molto empatica per entrare nel personaggio che deve “interpretare” e trasmettere al lettore.
Vani e Berganza dimostrano una grande antipatia per i giornalisti che vengono definiti “scarafaggi”. Chissà se è un po’ autobiografico o se è solo invenzione letteraria?
Quando un libro mi piace molto, arrivata all’ultima pagina mi sento un po’ orfana. Per fortuna nel mio Kindle c’era anche “Scrivere è un mestiere pericoloso”.

Incredibile, il secondo è meglio del primo. Se possibile, i dialoghi tra Sarca e Berganza sono ancora più cover-scrivere-pericolosodivertenti, sagaci e arguti. E spesso non hanno nemmeno bisogno di parlare per organizzare i siparietti che permettono di far crollare i delinquenti o prendere per i fondelli il malcapitato.
Anche la trama è ben costruita e i nuovi personaggi sono inverosimili, come al solito.
E poi ritroviamo Riccardo, il bellone che ha fatto breccia nel cuore di Vanni. Ma non voglio raccontarvi niente, perché lo dovete scoprire leggendo.

Insomma ne consiglio vivamente la lettura, anche ai lettori allergici al genere “giallo/rosa”, potrebbero scoprire che non sono poi così male.

Chi è Alice Basso
È nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse casealice-basso editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.

Se desiderate conoscerla meglio, potete leggere l'intervista sulla lettura.

La foto è di Sara Lando.

 

 

 

 

 

 

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