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EssePiù compie 30 anni e diventa un libro

Racconti, testimonianze e denunce: un viaggio dagli anni bui alla luce delle terapie fino a U=U. Acquistare il libro in formato digitale o cartaceo è un modo per donare ad ASA che dal 1985 è in prima linea sul fronte informazione e prevenzione.

Il Primo Dicembre 2021 è davvero speciale: non si celebrano solo i 40 anni di HIV ci sono anche i 30 anni di EssePiù. ASA ha scelto di realizzare “Anni positivi – La storia dell’HIV in Italia attraverso i 30 anni di EssePiù”. La pubblicazione, nata con il supporto e la collaborazione di KDP Amazon, viene presentata mercoledì Primo Dicembre alle 19 ai Frigoriferi Milanesi nei locali della Mostra 40 Anni Positivi.

Nato alla fine del 1990 come “Bollettino dei Gruppi di Auto-Aiuto”, EssePiù dal 1991 ha continuato la pubblicazione in modo più strutturato. Nell’anno in cui ricorrono i 40 anni del virus, viene proposto un viaggio nell’HIV attraverso una selezione dei testi pubblicati dal periodico dal 1991 al 2020. Le prefazioni di Giovanni Dall’Orto, Fabrizio Caprara e Massimo Cernuschi, contribuiscono a far compiere il salto temporale. Mentre l’intervento di Daniele Calzavara, responsabile di Milano Check Point, spiega le percezioni e le emozioni di chi quegli anni non li ha vissuti ma si ritrova oggi a combattere con il pregiudizio nei confronti dell’HIV.

La ricerca testuale è stata curata da Marinella Zetti. La copertina è di Gionatan Fiondella dei Conigli Bianchi.

In vendita sul sito di Amazon, il libro viene proposto in versione digitale e cartacea – quest’ultimo in due volumi con copertinaanni positivi versione digitaleflessibile e rigida - nasce per ricordare il lavoro di tanti volontari e le persone che non ci sono più ma che hanno contribuito a far crescere ASA e a renderla così “speciale”.

Se volete avere un’idea dei contenuti, potete leggere un estratto.

Spiega Massimo Cernuschi, medico infettivologo e presidente ASA, in EssePiù dall’inizio: “Quando parlo ai giovani medici del mio reparto, futuri infettivologi, loro restano stupiti. Non possono capire quanto siamo stati immersi in un incubo. Un periodo in cui non si avevano certezze, in cui non si potevano dare rassicurazioni alle persone con HIV, in cui la paura di chi aveva l’HIV era mille volte maggiore della paura di prendersi l’infezione da un rapporto non protetto. EssePiù ci ha accompagnati, grazie alle persone che hanno dedicato un po’ del loro tempo per quello che adesso è la storia di ciò che è successo e sta succedendo. Oggi la lotta è diversa ma non è finita. Stigma e disinformazione ci sono sempre. Spesso le istituzioni e i media si dimenticano dell’HIV e le associazioni continuano a farsi carico di portare avanti la battaglia”.

La presentazione si aprirà con gli interventi di Marinella Zetti, di Massimo Cernuschi, Giovanni Dall’Orto, Fabrizio Caprara, Daniele Calzavara, Andrea Pasino responsabile di KDP Amazon; e si concluderà con la Lettura dei Nomi, un momento coinvolgente che si ripete ogni anno per ricordare le persone a cui sono dedicate le Coperte dei Nomi.

Vale la pena dedicare due parole a The NAMES Project AIDS Memorial Quilt conosciuto in Italia come Coperta dei Nomi, è un progetto che si impegna per la conservazione delle coperte realizzate da amici e parenti in memoria delle persone che sono morte a coperte-alla-mostracausa dell'AIDS. Le Coperte, estremamente colorate, generalmente sono realizzate da amici e familiari delle vittime dell'AIDS nella più estrema libertà nell'utilizzo di stili e materiali, con l'aggiunta del nome del proprio caro e una dedica rivolta ed esso. La prima Coperta fu realizzata da Cleve Jones nel 1987 a San Francisco ed aveva anche un significato politico: il rifiuto di morire nel silenzio e nella vergogna.

ASA è la referente italiana dell’AIDS Memorial Quilt e raccoglie le Coperte dal 1990. Da alcuni anni ASA ha digitalizzato tutte le immagini delle Coperte dei Nomi in modo che possano essere ammirate sempre e da tutti sulla piattaforma google arts & culture alla pagina ASA associazione solidarietà AIDS.

In questa ricorrenza importante verrà effettuata la tradizionale lettura dei nomi delle 720 persone al quale è stata dedicata una coperta, momento di raccoglimento, memoria e rivendicazione, per chi non c’è più e per chi desidera ricordare.

Anche la scelta del luogo non è casuale, gli spazi della mostra “40 anni positivi, dalla pandemia di AIDS a una generazione HIV free” la rassegna è promossa e organizzata da Milano Check Point, ASA Milano Onlus , ALA Milano Onlus, Anlaids sez. Lombarda, CIG – Arcigay Milano, Fondazione LILA Milano Onlus e NPS Italia Onlus e Simit Lombardia, col patrocinio del Consiglio Regionale di Regione Lombardia, del Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato al Welfare e Salute, main sponsor ViiV Healthcare, Gilead Sciences, Durex, top sponsor Janssen and Cilag, Cepheid, UniCredit, media partner Corriere della Sera e Fondazione Corriere della Sera.
MZ

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