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Nasce Qed

Fondata da Pina Labanca con l’obiettivo di dare valore e scrutare ogni punto di vista, esaltare la parola, mettere al centro l’opera e fare di ogni idea uno stile. Il primo libro arriverà in primavera.

 

Ho conosciuto Pina Labanca anni fa a Roma, quando già enunciava la sua passione per i libri e il suo desiderio di lavorare in ambito editoriale. Laureata in Sociologia, ha lavorato per dieci anni per il Gruppo Editoriale Bonanno di Acireale (CT) dapprima come impaginatore, poi come editor, e infine come responsabile editoriale del marchio A&B e socia della casa editrice. Alla fine del 2023 ha realizzato il suo sogno e ha fondato Qed.

D. Ci vuole coraggio a dar vita a una casa editrice, perché lo hai fatto?
R.
Tanto coraggio, una buona dose di romanticismo e un pizzico di follia. Fare nascere Qed è stata una decisione maturata neiPina Labanca mesi successivi alla fine del lungo rapporto con il Gruppo Editoriale Bonanno. È stata quasi una conseguenza per non perdere il patrimonio umano e culturale che insieme agli autori abbiamo costruito nel tempo, una rete di relazioni professionali solide, di stima reciproca e talvolta anche di amicizia. E poi è un lavoro che mi piace, mi dà entusiasmo e adrenalina, i libri sono da sempre la mia passione.

D. Quali sono i punti di forza di Qed?
R.
Per ora posso dire gli obiettivi, poi spero si consolidino e diventino punti di forza. Innanzitutto la qualità, cercheremo di garantirla attraverso una selezione severa, anche perché non chiederemo contributi agli autori. Poi, la chiarezza degli intenti, ecco che sarà necessario avere un dialogo leale e di fiducia con gli autori. Infine proporre libri che possano suscitare riflessioni e domande inedite nei lettori. Come recita la presentazione nel sito: “Ecco lo scopo di Qed: dare valore e scrutare ogni punto di vista, esaltare la parola, mettere al centro l’opera e fare di ogni idea uno stile”.

D. Ci sono generi preferiti o non avete limiti?
R.
Non ci sono generi preferiti, saranno bene accette le proposte che esprimeranno un punto di vista particolare o innovativo.

D. Qual è il piano editoriale per il 2024: prima uscita, numero di libri?
R.
Entriamo in scena in primavera, ecco perché quest’anno i titoli saranno in numero inferiore rispetto ai futuri. Partiremo con tre opere di narrativa e due di saggistica specialistica (psicologia), in autunno debutterà anche la piccola collana di poesia.

D. La pubblicazione avverrà nello stesso momento in cartaceo e digitale?
R.
No, la versione e-book sarà successiva di almeno otto mesi.

D. Come saranno distribuiti i libri e chi si occuperà del marketing?
R.
Abbiamo affidato la promozione a Emme Promozione e la distribuzione a Messaggerie libri. Dunque i nostri libri sono rappresentati e presenti su tutto il territorio nazionale.

D. Sarete presenti al Salone del Libro?
R.
Il Salone è a maggio, quindi quest’anno sicuramente no, anche perché il catalogo è in via di formazione e le prime uscite le avremo tra aprile e giugno.

D. Infine, cosa pensi dell’editoria digitale e degli autori indipendenti?
R.
Tutto è legittimo se non ci si improvvisa, perché il pericolo è offrire un prodotto deludente. Io rimango affezionata all’editoria tradizionale, credo sia più opportuno sottoporre il manoscritto alla valutazione di un esperto - oltre agli editori, ci sono numerose e valide agenzie editoriali che offrono vari tipi di consulenza-, a decidere e a fare tutto da sé si rischia un effetto “specchio delle mie brame…”. Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma questo vale per gli autori che già hanno avuto esperienze importanti e che hanno scelto l’autopubblicazione come forma di provocazione.

(a cura di MZ)