Leggere, secondo Luca Rizzo

Pubblicato in Interviste


 Luca Rizzo

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Diciamo che tutte e tre le attività mi rilassano, ma naturalmente dipende da quello che vedo o leggo: (...)

se mi coinvolge il rilassamento se ne và a quel paese e mi faccio coinvolgere completamente.
Ascoltare la giusta musica mi rilassa parecchio, per me è uno sfondo vitale.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Per leggere preferisco stare comodo, per cui di solito prediligo il letto ma mi rendo conto che in realtà leggo un po’ dappertutto, dal bagno alla cucina, in metropolitana, e se viaggio il libro è essenziale. Ma se potessi scegliere il luogo ideale sarebbe un bel letto in mezzo alla campagna circondato dal verde e sempre e comunque con un po’ di musica in sottofondo, come già detto quella non deve mancare mai.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Certo che l’ho seguito, ci mancherebbe altro ci sono dei libri che meritano di essere abbandonati senza rimpianti soprattutto se diventa una fatica leggere.
La lettura per me è coinvolgimento, passione e se il libro mi prende scatta in me la temibile e terribile febbre del “Devo sapere come va a finire” per cui a volte mi accorgo che sono le cinque del mattino e non sono ancora andato a dormire ma il libro l’ho finito.
Comunque sì, ci sono dei libri che ho abbandonato, mi ricordo in particolare Due biondi pieni di rabbia di T.Cooper, non sono riuscito a superare le 150 pagine, magari quando sono in un periodo particolarmente masochista lo riprendo.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Inutile dire che ce ne sono stati tanti, ma ho amato un quartetto in particolare e li riprendo spesso, eccoli: Il Profumo di Patrick Suskind, Pizzeria Inferno di Michele Serio, It di Stephen King e Key Largo di Carl Hiaasen e ci infilo anche La Casa Dei Fantasmi di Peter Straub.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Sinceramente cerco evasione divertimento, qualcosa che mi faccia fuggire per qualche ora dalla realtà, anche se non sempre ci riesco. Io sono attratto dallo scrittore, spesso quello che scrivono le case editrici sulle bandelle non c’entra neanche con il contenuto reale del libro, inoltre ci sono dei libri che hanno copertine stupende ma con un contenuto pari a quello di un quaderno intonso.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Qui sono di parte, sono appassionato di Horror e acquisto il 90% dei libri all’estero, in inglese. Purtroppo in Italia, con l’avvento di quella porcata immane della saga di Twilight (ndr. Stephenie Meyer) c’è stato un proliferare di storie romantiche vampiresche assolutamente insopportabili.
A ma piace l’horror abbastanza “hard gore” e non riesco a trovare praticamente nulla per cui mi rivolgo all’estero.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Diciamo che non mi dispiacciono ma spero che non possano mai sostituire il materiale cartaceo, spero piuttosto che sia
una pacifica convivenza tra carta ed elettronica.
Il fascino della carta è insostituibile, vuoi mettere il profumo di un libro appena comprato con un e-book immateriale?

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Sì li utilizzo, mi hanno regalato un lettore molto comodo che leggendo anche musica è l’ideale per me ed è abbastanza versatile per i formati di lettura.
Per quanto riguarda l’Italia, la scelta è limitata e piuttosto cara rispetto all’offerta dell’estero, una novità in e-book da noi ha un costo quasi sempre superiore ai 10 euro, mentre magari in America lo stesso libro in originale costa solo un paio di dollari. Inoltre lo stesso titolo è disponibile in vari formati di lettura mentre da noi, di solito, viene proposto in un solo formato che non può essere letto da tutti i tipi di lettori.
Comunque scelgo l’e-book solo quando non riesco a trovare disponibile su carta un libro che mi interessa.

a cura di Marinella Zetti 

Chi è Luca Rizzo:
quarantacinque anni e non sentirli! E’ un appassionato di libri, cinema, fumetti & musica, conosciuto su Internet anche con il nick di Satanik. Sin da quando era piccolo ha sempre amato l'horror in tutte le sue forme. Ha lavorato spesso in negozi di dischi sia virtuali che reali. Il suo nick è in omaggio alla strega creata da Magnus & Bunker negli anni 60, la prima eroina nera per eccellenza, Satanik per l'appunto, come lei prova a studiare chimica nella ricerca del filtro dell'eterna giovinezza ma ahimè con risultati ben differenti e da qualche parte ancora lo cercano per danni dovuti all'esplosione di un palazzo! Dotato di un certo umorismo unito ad una certa dose di sadomasochismo (altrimenti non potrebbe fare il lavoro di cui sopra) è comunque rimasto single per scelta (degli altri) quindi passa il suo tempo tra libri e film principalmente horror non disdegnando qualche punta nella commedia nera e quasi tutto quello che è leggibile.
E’ registrato su Anobii con più di 4000 libri letti, ed è anche blogger a tempo perso.

Per conoscerlo meglio:

www.anobii.com/satanik/books
cronachedalcim.wordpress.com/
www.thereservoirblogs.it/

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