Leggere, secondo Alfredo Bregni

Pubblicato in Interviste

Alfredo Bregni

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro? 
R. Guardo la TV, leggo un libro, uso il PC. (...)

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura? 
R. Leggo un po’ ovunque: In bagno, a letto, in poltrona; però il luogo ideale è uno sdraio sotto un ombrellone.
 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Finisco tutti i libri, salvo alcuni (rari, per fortuna) estremamente stupidi e noiosi.
 

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Forse L'Azteco, di Gary Jennings.
 

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Principalmente cerco un contenuto intrigante e innovativo. In prima battuta mi attira il titolo.
 

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Mi appassionano complessità, coscienza, filosofia... modi di pensare. Mi spiego meglio con alcuni libri che rispecchiano queste caratteristiche: Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert M. Pirsig, Il metodo di Edgar Morin, L’universo come dimora di Fritjof Capra & David Steindl-Rast, Vita di Siddhartha il Budda di Thich Nhat Hanh, La Profezia di Celestino di James Redfield, La quinta disciplina di Peter Senge.
 

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Leggo molto spesso da PC, ma il libro è più comodo. Non credo che gli e-book potranno sostituire i libri cartacei.
 

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Non utilizzo e-book. Sono perfetti perché occupano poco spazio. Hanno il difetto di richiedere uno strumento per poterli leggere; e io non ho ancora un iPad, perché non è adatto per lavorare.



Chi è Alfredo Bregni
è nato a Udine nel 1950, si è laureato con lode in ingegneria elettronica a Padova nel 1973, e nel 1983 ha conseguito un MBA presso la SDA Bocconi, dopo una decina d'anni di esperienza tecnica. Ha quindi lavorato per oltre vent'anni in McKinsey e in altre aziende di consulenza manageriale. E' titolare di AEROGRAFO Sas e ama il pensiero non convenzionale in ambito tecnico, consulenziale e politico.



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