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Chiarelettere: libri d’autore, anche in e-book

 

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Giovane ma agguerrita, la competenza è il fiore all’occhiello della casa editrice nata nel 2007. Anche sul fronte editoria digitale è al passo coi tempi, come spiega il direttore editoriale Lorenzo Fazio.

 

Chiarelettere è una casa editrice giovane, infatti è nata nel 2007 con l’intento di creare uno spazio di informazione e di approfondimento libero, distante dall’influenza di partiti, associazioni, gruppi economici e religiosi. Non pubblica solo libri ma anche dvd e blog e proprio questi ultimi hanno dato ampia visibilità alla casa editrice che ha avuto anche riconoscimenti per la sua attività dall’estero, ne hanno scritto Le Monde, Il Finacial Times, LivresHbdo.
Come specificato su ogni libro, la proprietà di Chiarelettere è costituita da: Gruppo GeMS che detiene il 49% delle azioni, Lorenzo Fazio, Guido Roberto Vitale e Sandro Parenzo.
Nel 2009 Chiarelettere è entrata nell’azionariato del giornale il Fatto Quotidiano.
Sul fronte editoria digitale, la società è al passo coi tempi, per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande a Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere.

D. Quando avete iniziato a pubblicare e-book?
R. Nel 2011-2012 in modo sistematico anche con novità direttamente in versione digitale.la-figlia-del-papa fo

D. Vi sono collane dedicate all’editoria digitale?
R. Abbiamo cominciato con una collana di novità ma che però in questo momento ha rallentato le uscite.

D. Come coniugate l’editoria cartacea con quella digitale?
R. L’editoria digitale è fondamentale perché offre molte possibilità di promuovere un libro già uscito in versione cartacea. A seconda di eventi e occasioni si possono rilanciare libri già pubblicati e quindi riproporre il catalogo con evidenti vantaggi. Inoltre il digitale permette di sfruttare il cartaceo in modi diversi e in tempi molto più brevi.

D. L’edizione digitale avviene contemporaneamente a quella cartacea o in un momento successivo?
R. Praticamente in contemporanea.

D. Qual è la vostra politica commerciale, ovvero il costo dell’e-book è decisamente inferiore rispetto alla versione cartacea?
R. Sì, il costo è inferiore, ma non vogliamo scendere troppo sotto una certa soglia. Sicuramente siamo al di sopra della metà del prezzo della versione cartacea. E’ una politica che segue tutto il gruppo Gems, ciò non esclude campagne mirate con prezzi decisamente più bassi in occasione di particolari eventi, comunque mai applicati a novità appena immesse sul mercato.

D. Ritenete che il prezzo sia importante nel libro in versione digitale?
R. Certamente ma sempre considerato rispetto a iniziative e campagne che attirino l’attenzione dei lettori. La sola leva del prezzo, se troppo ridotto, impoverisce il valore del libro.

D. I vostri libri in versione digitale contengono il DRM o lucchetto elettronico, oppure sono liberi? Se inserite il DRM ibuoni
perché lo fate?

R. Sì, noi inseriamo il DRM, questa è la politica del gruppo per difendere per quanto è possibile la proprietà letteraria di un’opera e quindi il suo valore. Ogni libro ha un grande lavoro alle spalle, molta fatica ed è una scommessa che l’editore paga in anticipo accollandosi tutti gli oneri in attesa di avere, dopo mesi, un ritorno economico. Spesso tutto questo lo si dimentica.

D. Siete d’accordo con l’Iva al 22% sui libri elettronici o credete che l’aliquota dovrebbe essere al 4% come per la versione cartacea?
R. L’Iva dovrebbe essere uniformata, non si capisce perché questa differenza che punisce un importante canale di vendita.

D. Come vanno le vendite degli e-book?
R. Bene ma non nella misura che ci si aspettava. Anche negli Stati Uniti il mercato degli e-book si è fermato, da noi continua a salire ma perché eravamo molto indietro, comunque le vendite degli e-book non compensano la forte contrazione del mercato tradizionale.

D. Quali argomenti privilegiano i vostri lettori?
R. Chiarelettere ha un tipo di produzione molto riconoscibile e un libro tira l’altro, difficile dire quale tipo esattamente è vincente. I nomi più conosciuti hanno senz’altro la meglio ma spesso libri di qualche anno possono essere ben rilanciati in occasione di ricorrenze importanti.

D. Ritenete che gli editori abbiano avuto un approccio corretto all’editoria digitale o si sono limitati a “tradurre” i libri in formato epub?
R. All’inizio è stato difficile, la tendenza è stata proprio quella, poi le cose sono cambiate, però tuttora non si è trovata la chiave giusta per capire come sfruttare al meglio questa grande opportunità e renderla più redditizia.

D. Da più parti si parla della nuova collana di narrativa di Chiare Lettere, quali temi tratta?
R. Sono già stati pubblicati alcuni titoli, alcuni di buon successo: La figlia del papa di Dario Fo; Rastello, I buoni di Luca Rastello;contrada-armaca Contrada Armacà di Gianfrancesco Turano; Il Direttore di Luigi Bisignani. L’idea della collana è di proporre attraverso la fiction temi e realtà difficilmente raccontabili solo attraverso lo strumento dell’inchiesta giornalistica. Quindi continueremo a parlare dell’attualità ma attraverso la letteratura.

D. E come si pone nei confronti dell'editoria digitale?
R. Qualsiasi nuova iniziativa deve dialogare con tutti i mezzi tecnologici a disposizione. Il libro è al centro di un mondo in costante evoluzione. Dobbiamo sempre tenerne conto.

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