Cronache dal "profondo Web"

Pubblicato in Interviste

Deep-Web

Lo sapevate che solo l'1% del Web è indicizzato dai Motori di ricerca [Google, Bing, Yahoo e affini]?

e il resto?

Se il Web che siamo abituati a "navigare" è un mondo, ci sono almeno un paio di universi dei quali ignoriamo tutto.



In termini tecnici questa parte del Web si definisce "Deep Web",
una giornalista l'ha navigato e...

 ... dopo più di due anni di investigazione giornalistica, ci ha consegnato uno splendido reportage.

Ne parliamo con l'autrice, Carola Frediani.deepwww



Il formato scelto da Frediani per raccogliere esperienze e storie è l'e-book, un prodotto editoriale ancora purtroppo poco diffuso in Italia.

Ma a questo proposito abbiamo rivolto un paio di domande a Maria Cecilia Averame co-fondatrice e responsabile editoriale di Quintadicopertina.

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reporter
 
 
 
Intervistiamo:
♦  l'autrice: Carola Frediani  


♦ 
 l'editore: Quintadicopertina 

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Una giornalista nel Web più profondo

 

D.: Puoi definire per noi il Deep Web?
R.E' quella parte di internet non indicizzata ( e quindi non raggiungibile) dai motori di ricerca come Google. Come tale è un'area molto vasta, che include anche banche dati e intranet. Ma nell'accezione più giornalistica Deep Web (usato in alternativa a Dark Web) indica le darknet, cioè quelli reti che garantiscono l'anonimato degli utenti e di chi gestisce i siti o i servizi che lì si trovano. 
 

D.: Quali sono le maggiori differenze rispetto alla Rete che abitualmente noi navighiamo? 
R.L'anonimato è la caratteristica principale. Vorrei ricordare che il Web normalmente non è anonimo, anche quando le persone usano pseudonimi in realtà sono facilmente rintracciabili. E che oltre a ciò c'è un continuo tracciamento delle nostre attività da parte di siti e aziende.


D.: Quali sono i "meriti" di Deep
Web?
R.
Sempre l'anonimato, nel senso che garantisce una piena libertà di espressione e protegge tutti quei soggetti a rischio repressione (attivisti, dissidenti, minoranze, giornalisti e loro fonti). Inoltre è anche uno spazio che impedendo la profilazione degli utenti da parte di aziende e governi ne tutela la privacy. Infine non è dominato da oligopoli aziendali o statali, ma è uno spazio autogestito dal basso.

D.: E, invece, i "demeriti" (i rischi)? carola-frediani
R.
Ovviamente le condizioni sopra descritte fanno sì che qui si trovino anche attività illecite, perlopiù truffe e cybercrimine. Certamente anche scambio di materiale pedopornografico, anche se, va ricordato, i pedofili cercano eventuali vittime soprattutto sul Web in chiaro, dove stanno la maggior parte delle persone.   


D.: 
Consiglieresti a un giovane Surfer di accedere alla versione italiana, cioè a Cipolla?
R.
Cipolla era solo una delle comunità italiane, anche se probabilmente la più vasta e organizzata. Recentemente ha avuto alcune vicissitudini e Cipolla come tale non esiste più. Probabile che alcune persone abbiano dato vita però ad altri spazi. Non mi sentirei di dare consigli in proposito, mentre consiglierei di imparare a conoscere strumenti utili come Tor.   
 

D.: È differente la situazione italiana rispetto al “resto del mondo”?
R.
Non direi, esistono comunità simili in altri Paesi, ma comunque va ricordato che in generale questo mondo è internazionale, le persone si aggregano per interessi più che per nazionalità.
 

D.: Questa inchiesta cos’ha lasciato a Carola Frediani?
R. 
: Molte paranoie :)
Scherzi a parte, ho fatto molti incontri interessanti, e alcune conversazioni memorabili.
 

D.: Se dovessi consigliare il tuo libro, a chi e perché?
R.Lo consiglierei a chi ha interesse verso il mondo della Rete, i diritti digitali, il tema della privacy, dell'attivismo, a a chiunque sia interessato a capire un po' di più le culture (o sottoculture) della Rete.
 

D.: Il tuo prossimo campo d’azione? In quale ambito ti stai muovendo per la tua nuova inchiesta?
R.
:
In generale continuerò a seguire i temi di frontiera della Rete, quelli che non finiscono facilmente nelle riviste di largo consumo.  

Biografia dell'autrice, vai →

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Quando l'Editore non teme il digitale, anzi... 

Per l'Editore Quintadicopertina, risponde Maria Cecilia Averame, co-fondatrice e responsabile editoriale.
 

D.: Perché Deep Web, cosa vi ha fatto decidere per la pubblicazione?
R. 
Deep Web, la rete oltre Google non è un manuale tecnico per entrare nel Deep Web e  non vuole imporre una visione univoca di questo mondo. Carola Frediani è una giornalista che con umiltà, attenzione e tenacia ha frequentato spazi in rete che restano ignoti ai più, parlato con chi la popola, raccontato quali idee circolano. La caratteristica forte che mi ha fatto scegliere questo testo è proprio questa: offrire al lettore uno spaccato di qualcosa con cui lui difficilmente potrà entrare in contatto, raccontare retroscena, dialoghi e meccanismi che resterebbero ignoti, lasciando a chi legge la responsabilità di farsi un'opinione autonomamente, con maggior consapevolezza. 
È il giornalismo che - da lettori principalmente, e di conseguenza da editori - amiamo e vogliamo contribuire a diffondere (e rafforzare): strumento utile per ampliare la propria conoscenza dei fatti del mondo.
 

D.: Abbiamo visto che aprendo l'e-book con Chrome si può disporre degli aggiornamenti che l'autrice apporta al testo. Puoi spiegare ai lettori il significato di questa possibilità?

R.:
 Per tre motivi
.
Il primo è conseguenza di una caratteristica del lavorare con i giornalisti, specialmente se seguono cronaca o attualità: nonquinta1
esiste mai il 'punto'. A testo chiuso, ci viene richiesto di aggiornare, attualizzare, integrare. E' vero che accade anche con la carta, ma con un ebook posso sfruttare appieno questo tempo intermedio fra web e carta, offrendo all'autore la possibilità di restare in contatto e aggiornare i suoi lettori.
E - secondo motivo - la tecnologia ci permette di farlo, a costi irrisori, proponendo un digitale di qualità, che sia a servizio tanto dell'autore quanto del lettore. In realtà le specifiche ci impedirebbero di farlo: questo ebook è anche un segnale di un'esigenza di superamento della forma chiusa dei libri elettronici.
La terza motivazione è che, con grande onestà, sono io la prima a chiedermi quale vantaggio possa trarre un giornalista affermato a pubblicare con noi invece che darsi al selfpublishing. Ha contatti stampa, un pubblico che lo segue, una buona scrittura e riconoscibilità in rete. Sono sempre alla ricerca di quello che io posso offrire di più a un autore. In questo caso, rilevare una sua esigenza - tenere aggiornato il suo testo, renderlo disponibile in bitcoin, ma anche occuparmi di strategie di comunicazione, vendita e commercializzazione - e agire di conseguenza. 

D.: Abbiamo notato che  Deep Web (sul sito di Quinta di Copertina) può essere acquistato anche con BitCoin...
Un̕ opportunità vista di rado nei Bookshop.
R.
L'acquisto in bitcoin è stata una richiesta dell'autrice che abbiamo accolto volentieri perché si inserisce in un nostro percorso di analisi su a chi affidiamo l'intermediazione delle vendite e la circolazione delle informazioni che produciamo. L'approccio è quello di non togliere nulla (il testo è anche su Amazon o Ibookstore), ma dare opportunità in più.  
E ha riscosso un successo maggiore di quanto ci aspettassimo. Ti dirò la verità: qualche giorno prima mio figlio mi ha chiesto se fosse solo un'azione di marketing per farci pubblicità, in realtà ad oggi ne abbiamo venduti di più in bitcoin che su Amazon. I lettori scelgono i loro intermediari.

Quintadicopertina è una casa editrice/service digitale nato nel 2010.
Propone testi di narrativa, saggistica e informazione progettati appositamente per essere letti in digitale e sfruttarne appieno le possibilità.
Gestisce alcune riviste, fra carta e digitale, ed è anche service per altri editori, enti o aziende.
Sito Web: quintadicopertina 

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Chi è Carola Frediani

È giornalista e co-fondatrice di Effecinque.org, agenzia giornalistica indipendente che si occupa di fornire contenuti e prodotti digitali secondo formati innovativi e sperimentazioni attraverso i social media.
Scrive soprattutto di cultura digitale, privacy, ambiente, hacking e hacktivism per L'Espresso, Wired, Il Secolo XIX, Pagina99 e TechPresident.
In passato ha anche scritto per il Corriere della Sera e Sky.it, dove tra l'altro ha lavorato al progetto Beautiful Lab.
In precedenza ha lavorato per quasi dieci anni con Franco Carlini per l'agenzia giornalistica Totem.
Nel 2012 ha scritto "Dentro Anonymous", un viaggio nelle legioni del cyberactivism.
Nel 2014 ha pubblicato "DEEP WEB - La rete oltre Google: Personaggi, storie e luoghi dell'internet profonda".

 

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