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Leggere, secondo Paola Turci

 

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Cantautrice e interprete di canzoni indimenticabili, ama molto leggere ma non riesce ancora a familiarizzare con gli e-book. 

 

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. La televisione non la guardo molto a parte quei due tre programmi e i Tg. Quindi, no non mi rilassa. Per un relax immediato scelgo un film. Se ho tempo da dedicarmi scelgo un libro.
 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Poltrona, o a letto. Ma il mio posto preferito è davanti al mare, su una sdraio.
 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Non ho finito tanti libri, alcuni perché alla trentesima pagina non mi hanno coinvolta, altri anche prima, altri perché ci voleva troppo tempo per finirli (Alla ricerca del tempo perduto di Proust, ad esempio, cominciato e mai finito).
 

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. Ne ho amati parecchi, da Italo Calvino a Jonathan Safran Foer da Elsa Morante a Goliarda Sapienza. Ho amato anche l’ultimo di George Simenon. Non ricordo i libri che mi hanno delusa.


D. Cosa cerchi in un libro?
R. Mi piacciono il ritmo, la poetica e una trama tessuta in modo elegante.

R. Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
Se non conosco l’autore è ovvio che deve attrarmi la sintesi nella quarta di copertina. Ma ho comprato molti libri anche solo per la loro rilegatura, per il titolo o a scatola chiusa, conoscendo l’autore.
 

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Non è fondamentale l’argomento, ma come l’autore lo racconta. Di temi ce ne sono un’infinità e vengono, mi pare tutti raccontati. Ma è la qualità del racconto che fa la differenza, il talento narrativo dello scrittore.
 

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei? 
R. Un po’ come per i dischi, la plastica che non è riuscita alla fine a sostituire il vinile, credo che la bellezza di avere un libro in mano , sentirne l’odore e il peso, catturarne i particolari, non svanirà mai.
 

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. No non li uso, preferisco andare in libreria, ma gli riconosco due pregi: la leggerezza, quindi in viaggio sono l’ideale, e la velocità con cui si possono acquistare i libri. Per tutto il resto, viva le librerie e i libri veri!

Chi è Paola Turci
L’incontro tra Paola Turci e il grande pubblico avviene nel 1986, quando Paola esordisce al Festival di Sanremo con L’uomo di ieri. Paola torna poi al Festival per altre tre fortunate partecipazioni consecutive: nel 1987 con Primo tango vince il Premio della Critica, un riconoscimento importante che le sarà rinnovato nel 1988 con Sarò bellissima e nel 1989 con Bambini, canzone con la quale si aggiudica anche la vittoria nella sezione Nuove Proposte. A Sanremo tornerà ancora molte volte: la sua carriera conta ben nove partecipazioni al Festival.paola-turci-big

Al successo di critica di quegli anni si affianca un crescente apprezzamento del pubblico, sia nel live che nelle produzioni discografiche. Al primo Ragazza sola, ragazza blu,
 prodotto da Mario Castelnuovo e Gaio Chiocchio, fanno seguito gli album Paola Turci (1989), che contiene gli ormai classici Bambini e Ti amerò lo stesso, e Ritorno al presente(1990) che include le tracce Ringrazio Dio e Frontiera, due canzoni tuttora amatissime dal pubblico. Nel 1991 arriva Candidoconcept album ispirato al personaggio voltairiano, caratterizzato da una scrittura che acquista profondità senza rinunciare alla piacevolezza e alla semplicità. 
Nel 1993, contemporaneamente alla pubblicazione del celebratissimo Ragazze (BMG), – scritto insieme a Gaio Chiocchio - la vita di Paola subisce un duro contraccolpo in seguito a un grave incidente automobilistico che porta ad un’ulteriore evoluzione della sua carriera.
L’arrivo alla WEA coincide con un nuovo percorso più decisamente pop-rock, inaugurato da Oltre le nuvole (1997), raccolta di canzoni degli anni 80 tradotte in italiano: Sai è un attimo, Mi manchi tu, (cover di Missing you di John Waite) e l’inedita Solo come me. 
L’album ha un grande successo e raggiunge il disco di platino, spianando la strada al disco di inediti, Mi basta il paradiso (2000). 
Più che mai intenzionata a comporre canzoni e cantarle senza troppi fronzoli, Paola pubblica con l’etichetta indipendente NUN Entertainment Questa parte di mondo: brani nati da una ritrovata voglia di riflettere e di comunicare, suonati con pochi musicisti e un paio di presenze di prestigio (il Solis String Quartet e Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers).
Contemporaneamente all’uscita di Questa parte di mondo, inizia un’intensa attività live: un anno sui palchi durante il quale Paola riarrangia – di fatto riscrive – canzoni dell’intero repertorio che raccogliere in un nuovo album Stato di calma apparente (On the Road Music Factory, 2004). Due inediti (Il gigante – dedicato ad Adriano Sofri - e La tua voce), una cover (Paloma negra) e dodici canzoni del passato per un progetto che “unisce diverse prospettive di una stessa anima”. Il disco è stato registrato in presa diretta con un piccolo pubblico in studio per conservare l’energia del live e da quelle registrazioni è stato tratto anche un dvd.
Nel settembre 2005 la On the Road pubblica il nuovo album di inediti Tra i fuochi in mezzo al cielo, interamente scritto da Paola e da lei prodotto insieme a Carlo U. Rossi. E’ un album intimo, istintivo, un viaggio in zone emotive sinora rimaste inesplorate. In questa narrazione c’è tutta la forza della catarsi e il desiderio di affrontare argomenti sinora temuti: l’abbandono – inteso come spazio di libertà e autonomia ma anche come dolore del distacco (in L'inverno senza neve), la perdita, la morte (in Quasi settembre e Lasciami credere), la violenza (in Fiore di giardino e Troppo occidentale). Il disco contiene anche Rwanda, canzone vincitrice del premio Amnesty Italia, dedicata alla tragedia di quel popolo.
Il 2006 e il 2007 sono anni di sperimentazione: oltre che con i tour legati all’uscita dell’album (un tour teatrale, raffinato e intimistico, e un tour estivo, solare e più elettrico), Paola si è misurata con esperienze nuove e diverse. E’ stata infatti la direttrice artistica di Venere elettrica – edizione 2006, festival perugino di respiro internazionale, dedicato al rock al femminile e aperto anche alle arti visive e al teatro.
Ma soprattutto ha iniziato una collaborazione con Giorgio Rossi, uno dei coreografi e danzatori italiani più creativi, col quale ha firmato Cielo concerto per un corpo sonoro ed una voce danzante: un progetto coraggioso, concerto danzato costruito intorno a un gioco di rimandi e richiami tra la sua voce profonda e levigata e la danza aerea di Giorgio Rossi.
Il percorso artistico di Paola è ricco di numerose collaborazioni: a quella con Cocciante - che nel 1987 aveva scritto per lei la struggente Quanto ho tenuto ai miei pensieri – si aggiungono quelle con Luca Carboni, che firma Io e Maria - inserita in Ragazze (1993), con Vasco Rossi, autore di Una sgommata e via - title-track nell’omonimo album. Alcune di queste collaborazioni sono frutto di relazioni più personali come l’amicizia con Carmen Consoli, dalla quale sono nate Sabbia bagnata e Saluto l’inverno inserite in Mi basta il paradiso (2000).
Altra amicizia decennale da cui sono sorte numerose occasioni di collaborazione è quella con Max Gazzè: con lui Paola duetta in Il debole fra i due singolo tratto dall’album Ognuno fa quello che gli pare (2002) dell’artista romano, mentre Max suona il basso in ben quattro tracce di Tra i fuochi in mezzo al cielo. Insieme hanno suonato in due tour: nel 2201 in trio con la Consoli e nel 2007 in trio con Marina Rei; in entrambi i tour i tre artisti erano sempre insieme sul palco, ognuno musicista dell’altro, scambiandosi ruoli e canzoni.
Il 4 febbraio 2009 è uscito il primo romanzo di Paola, Con te accanto. Scritto a quattro mani con la giornalista Eugenia Romanelli e pubblicato da Rizzoli, il libro narra come dall’incontro fortuito tra due donne, sullo scenario doloroso di una stanza d’ospedale, nascano un’amicizia e un’intesa profonde, il prologo di una rinascita.
Il 2 ottobre 2009 esce il disco di inediti Attraversami il cuore, prima parte d’un progetto articolato in tre album.
Esce il 27 aprile Giorni di rose, il nuovo album di Paola Turci, il secondo della trilogia prevista nel 2010, che segue direttamente Attraversami il cuore. La caratteristica di questo secondo album della trilogia è proprio il fatto che Paola Turci torna soltanto interprete e le canzoni portano la firma di sole autrici donne. L’amore declamato al femminile, quindi, con nomi illustri in calce. Carmen Consoli e Nada, ma anche Marina Rei, Ginevra Di Marco, Grazia Verasani, Neif Herin, Chiara Civello.
Il 17 aprile 2012 esce il terzo e ultimo disco del progetto. Con Le storie degli Altri Paola,
 insieme al suo compagno di scrittura Marcello Murru, con lui anche per il primo dei tre dischi, affronta la realtà che la circonda raccontando gli ultimi, gli invisibili, gli indifesi. 
E' attualmente al lavoro su un nuovo album e un libro in uscita per Mondadori. 

 

 

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