Leggere, secondo Gian Luca Sgaggero

 

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Amante del Fantasy, ma la sua vera
passione sono i libri di viaggio.
E sugli e-boook...

 



D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Nonostante, per generazione, io sia più vicino al mondo del cinema e della televisione, è impossibile negare che il piacere di leggere un libro sia una sensazione che non ha paragoni, in un mondo sempre più frenetico, un libro ti dà la possibilità di staccare, rilassarti e sopratutto “dosare” il fluire del romanzo (o del testo), stimolando la creatività e trasportandoti talvolta all'interno del racconto.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Abitualmente, quando ne ho il tempo, amo leggere sdraiato sul divano, la scrivania ci costringe seduti troppe ore al giorno e tenere una posizione più comoda aiuta ad associare la rilassatezza muscolare a quella mentale che può darci un buon libro.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Sono assolutamente d'accordo con il consiglio di Pennac, ho trovato libri pesanti e talvolta troppo lenti, persino per uno come me che ama leggere con calma, e non ci ho pensato due volte quando li abbandonai per altri libri decisamente più accattivanti.
Nel mio ricercare tra i vari generi quello più gradito, ho capito che per me non fanno le storie romantiche e sdolcinate, più volte ho abbandonato la lettura di libri come quelli di Danielle Steele che, pur trattando temi anche molto importanti del mondo femminile, mi risulta difficile gradire.

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. Sono un amante del genere Fantasy e delle ambientazioni capaci di catapultarti in mondi e realtà arcaici o estremi; il mio primo grande amore è di certo stato Il Signore degli Anelli che ho letto per la prima volta a 10 anni senza comprenderlo a fondo, il secondo tentativo l'ho fatto a 13 anni, senza farmi scoraggiare dalla mole, terminando la trilogia convinto che avrei dovuto riprenderla in mano dopo una dovuta preparazione. Ho iniziato così una lunga ricerca, letto e ricostruito la storia di Tolkien spesso facendomi anche del male con dei tomi mattone come il Silmarillion, I Racconti Perduti o I Racconti Ritrovati e a 21 anni ho ripreso in mano “Il Signore” riuscendo a dare un senso almeno al 98% di tutte le citazioni i flashback e gli aneddoti che si intrecciano alla trama principale, mi sento soddisfatto.
Al secondo posto, stampato nella memoria, porto invece Il Nome della Rosa, capace di tenermi incollato alle pagine la notte rinunciando al sonno.
Recentemente amo e ricerco la letteratura di viaggio, dal grande Tiziano Terzani a qualsiasi libro che parli di esperienza reale vissuta in prima persona.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Di certo il titolo, il resto è solo contorno, può forse attirare esteticamente, ma una foto in copertina non racconta una storia, ho imparato inoltre col tempo che l'autore non è di per se una garanzia, talvolta ho trovato libri, anche brevi, scritti da grandi autori che mi hanno suscitato repulsione fin dalle prime righe e che non sono mai riuscito a portare a termine.
Per quanto riguarda la trama riportata sulla bandella, può essere indicativa, ma non sempre rispecchia lo stile del libro, non la ritengo fondamentalmente utile nella scelta, a meno che il titolo del libro sia composto da una parola poco significativa.
Quindi direi per istinto guardo e sento cosa mi trasmette il titolo.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Questa è un po' una mia pecca, di norma fatico ad acquistare e leggere un libro scritto da connazionali. Forse perché non ho mai provato la giusta attrazione e questa “avversione” credo sia il principale motivo per cui non mi sono mai impegnato a scrivere io stesso un libro.
Tornando alla domanda precedente, vorrei trovare più letteratura di viaggio, conoscere e capire come viene visto e vissuto il viaggio dagli italiani.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Personalmente penso che gli e-book possano essere molto utili, il loro punto di forza è che occupano poco spazio, non prendono polvere, li porti tutti con te dove vuoi e, osservando i ragazzini davanti alle scuole, direi che hanno alleggerito molto il carico sulle giovani spalle degli studenti.
Tuttavia no, non credo possano mai sostituire il piacere di sfogliare un libro, sentirne l'odore delle pagine e giocherellare con l'orecchia lasciata per non perdere il segno.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Li utilizzo talvolta, ma per rilassarmi preferisco comunque i libri tradizionali, leggere su uno schermo è spesso più faticoso per la vista e dopo un po' mi annoia.
Sicuramente, come dicevo in precedenza, il loro grande pregio è la praticità in termini di spazio e leggerezza.

 

 

Chi è Gian Luca Sgaggero
Sphimm (alias Gian Luca Sgaggero): travel blogger, storyteller e content writer. Sono un appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero, pronto a sperimentare nuove esperienze e sempre con la filosofia low cost, in una realtà che, oggi più che mai, somiglia a un teatrino a misura di turista. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo!
Fotografo, ideatore e redattore blog, organizzatore e promotore viaggi estero.
Sphimm's Trip - Travel, Live and Discover nasce dalla mia irrefrenabile passione per i viaggi, la continua voglia di poter partire e viaggiare, un anima nomade che a casa a lungo andare si annoia quasi.
Un giorno, incontrando Lele, trovammo un grande punto d'incontro, la voglia di conoscere il mondo, tra di noi quindi c'è la grande passione per i viaggi e la scoperta di luoghi nuovi e lontani, sopratutto fuori dalle rotte turistiche tradizionali.
Il nostro grande sogno sarebbe di vivere viaggiando per raccontare, tramite le foto, i video e i nostri racconti, tutti gli angoli del mondo... in special modo quelli poco conosciuti!

Chi desidera conoscere meglio Gian Luca Sgaggero, può visitare il suo blog, la sua pagina Facebook, Twitter o il suo profilo Google+

 

 

 

 

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