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Leggere, secondo Luca Rinarelli

 

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Ama leggere ma per rilassarsi preferisce la piscina.
Non è riuscito a finire Il signore degli anelli però…



D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Adoro leggere e andare al cinema. Per rilassarmi preferisco però qualche vasca in piscina oppure camminare o pedalare senza metà per la città. Le passeggiate urbane mi permettono di notare particolari, potenziali personaggi, situazioni. Il nuoto riattiva i neuroni che collegano le esperienze.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Se sono a casa, leggo orizzontale. Sdraiato sul divano, a letto, sul pavimento. Il luogo migliore per leggere è lo stesso che adoro per scrivere: il treno in movimento. Ma tocca stare seduti.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Il signore degli anelli di John Ronald Reuel Tolkien. Mai superate le prime duecento pagine.

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. I libri che amo sono tanti: dal classico Frankenstein di Mary Shelley a Dove nessuno ti troverà di Alicia Giménez Bartlett, passando per La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig. Non mi va di scegliere dei “preferiti”. Delusioni: oltre al già citato Tolkien, non amo particolarmente Giorgio Faletti. Ma qua si tratta davvero di gusto.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Se non ho dei desideri ben precisi, il mio schema mentale è sempre lo stesso: l’occhio viene colpito da colore e grafica della copertina. Poi legge il titolo. Se il cervello si incuriosisce, ordina alla mano sinistra di prelevare l’oggetto, voltarlo e mostrare la quarta di copertina.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. L’esclusione sociale, la marginalizzazione. Credo che non ci sia sufficiente attenzione, da un lato, mentre dall’altro non si percepisce la grande potenzialità narrativa di questa materia.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Credo che il libro cartaceo non potrà mai essere sostituito. Gli e-book sono una grande invenzione, per la comodità, la versatilità e l’assenza di spazio fisico occupato. Trovo che siano più facili da utilizzare per i racconti, non per i romanzi. Un mio racconto è uscito in questo formato. Per me le letture lunghe vanno su carta.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Li uso poco. Si tratta però di uno strumento che non conosco molto, ma come detto poc’anzi, non riesco a servirmene per letture di una certa lunghezza. Devo avere delle limitazioni cerebrali che me lo impediscono.


Chi è Luca Rinarelli
E’ nato nel 1975 a Torino. Nel 2009 ha pubblicato con Robin Edizioni il suo primo romanzo: In perfetto orario. Nel 2010 pubblica con l’editore Perrone Lab il racconto Karim nell’antologia Nero Piemonte e Valle d’Aosta.
Il suo secondo romanzo, La gabbia dei matti, è uscito a febbraio 2011, edito da Agenzia X.

Per Satzweiss.com - Chichili Agency, ha pubblicato in e-book il racconto H, selezionato dal concorso Corpifreddi.
È uno degli autori della biografia Dalla parte degli ultimi, Edizioni Gruppo Abele. Il libro ripercorre la vita di Lia Varesio, una piccola gracile donna dal corpo sgraziato ma dalla volontà di ferro che si dedica ai meno fortunati con i suoi volontari della Bartolomeo & C.
Chi desidera conoscere meglio Luca Rinarelli può visitare la sua pagina Facebook.

 

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