Leggere, secondo Diana Lanfranchi

 

diana-lanfranchi
La lettura accompagna la sua vita. Tra i suoi preferiti: In fuga di Alice Munro e Ritratto di un matrimonio di Harold Nicolson.

 


D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Ho abbandonato da tempo la tv, se non per qualche sporadica volta in cui è degna di una visita. Adoro il cinema, passione trasmessami da mamma. La lettura ha accompagnato la mia vita e tuttora ne fa amabilmente parte come una ricchezza emotiva ancor prima che intellettuale.

 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Leggo ovunque, ma prediligo il divano. Leggere all’aperto è rasserenante perché dà modo di riposare lo sguardo quando lo sollevo dalle pagine.

 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Il diritto del lettore è libero da vincoli quindi si può interrompere la lettura quando pare e piace!
Per quanto mi riguarda ho interrotto la lettura di In fuga di Alice Munro ma ho letto in brevissimo tempo L’elogio della fuga di Henri Laborit. Molto dipende dalla sinergia che si crea durante la lettura.

 

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. Ho amato profondamente due libri Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar e Ritratto di un matrimonio di Harold Nicolson.
Delusioni ? … I biscotti di Baudelaire di Alice B. Toklas, troppi grassi e troppa carne , ma se andava bene a Gertrude…

 

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Mi piace sempre molto la copertina, ma a volte è ingannevole.

 

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Le biografie, i saggi e tutti i libri di Aldo Carotenuto. I grandi editori potrebbero ascoltare voci sconosciute? Forse sarebbe giusto che così fosse.

 

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Penso siano un mezzo per diffondere il piacere di leggere, soprattutto tra i giovani.

 

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Ci sto pensando…arriverò ad una decisione.

 

Chi è Diana Lanfranchi
Vive a Padova dove insegna lettere in un liceo, l’antico amore per l’archeologia si è trasformato in amore per la scuola. Viaggia per conoscere e rilassarsi ma ha fatto campi di lavoro a Palermo e in Albania, per conoscere ancora di più.
Il desiderio di conoscenza ispira ogni suo passo e questo è il suo credo.



Stampa