Leggere, secondo Cristina Bertolini

 

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Grande appassionata di gialli e thriller, ama molto gli autori scandinavi, ma se un libro non la convince lo abbandona.

 

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Sicuramente preferisco leggere un libro, poi in ordine leggere una rivista ma non di  gossip e non di moda , in alternativa la tv, fiction polizieschi sul genere Ris Roma, Distretto di polizia eccetera.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Solitamente leggo a letto, perché posso solo alla sera. Il mio luogo ideale per leggere è in spiaggia al mattino presto o alla sera, verso le 18.00 per intenderci. 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Di solito capisco fin dalle prime pagine se quel libro sarà destinato ad essere interrotto.  L'ultimo libro lasciato a metà è stato Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez. Non so perché. Mia figlia dice che è molto bello.

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. Il libro che più ho amato è Una madre non dimentica di Naseem Rakha. Amando leggere e ammirando chi sa scrivere, amo tutti i libri che leggo. Ma questo mi è rimasto nel cuore, anche se ho letto altro sull'argomento pena di morte, ad esempio Dead man walking di Helen Prejean.

I miei gusti letterali sono cambiati nel corso degli anni. Da ragazza divoravo Danielle Steel, poi Mary Higgins Clark, Stephen King.... Il genere thriller comunque resta il mio preferito, ottimi gli autori scandinavi, come Camilla Lackberg, autrice, tra gli altri, di Lo scalpellino.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Cerco un modo di scrivere scorrevole ed avvincente, oltre che la trama interessante, mi piacciono comunque anche libri leggeri tipo quelli di Sophie Kinsella, per intenderci!. Soprattutto se  sono del genere giallo/thriller, oltre al pathos dato dalla trama, devo riuscire a leggere in modo scorrevole, senza dover ritornare a rileggere pagine precedenti perché non sono riuscita a star dietro agli avvenimenti. 
In ogni caso mi attirano di solito il titolo,  l'autore, se da me già conosciuto e amato, quali ad esempio Sidney. Sheldon e Guillame Musso, anche se il suo ultimo libro, ahimè, non sono riuscita a finirlo. E questo mi ha deluso tantissimo. Ma quello che convince all'acquisto è la lettura della  bandella con la storia.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Credo ci siano molti poeti bravissimi che non riescono a farsi conoscere perché gli editori li snobbano e non li considerano. Come se la poesia, per essere valida, dovesse per forza essere difficilmente comprensibile -o addirittura incomprensibile!-, mentre è la semplicità che arriva dritta al cuore e alla pancia e te la fa amare.
Se per capire una poesia bisogna leggerne la parafrasi,  perde tutta l'intensità. Almeno per me. 

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Non penso che gli e-book potranno mai sostituire del tutto i libri cartacei nel cuore dei veri appassionati della lettura. A me, per esempio, che i libri li compro, li tengo, e ne sono gelosa, mi piace vederli anche sparsi in giro per casa. Non mi interessa averli in memoria sul tablet.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Non li utilizzo. Pregi: forse la comodità di acquisto e il fatto che si possano leggere anche all'aperto con vento forte:-) . Difetti:  credo che non sappiano trasmettere le emozioni in modo intenso. Leggere un e-book rispetto a un libro cartaceo è come leggere una email rispetto a una lettera. Io per esempio, se ho intenzione di conservarla, ho l'abitudine di stampare e leggere su carta ogni cosa che trovo sul web.

Chi è Cristina Bertolini
Nata nel 1965, coniugata, tre figli di 26-21 e 10 anni, libera professionista geometra, casalinga, mamma, moglie. Lavora in casa.
Non ha un blog, né profilo Facebook, né Twitter. Vive in una cittadina della provincia di Varese. Ama il mare, il suo sogno è poter vivere in una casa di legno sulla spiaggia in Sardegna (zona sud).

 

 

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