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Leggere, secondo Alberto Vito


Alberto Vito

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. In genere non vado al cinema per rilassarmi. La scelta di un film è “pensata” e prediligo altri (...)

parametri nella valutazione di un film. Per rilassarmi in genere accendo la tele, e magari mi vedo un film...

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. In effetti, mi piace leggere a letto. Leggo disteso la sera prima di addormentarmi, la domenica mattina e, quando posso, di pomeriggio prima di riprendere il lavoro. Più che il luogo ideale, è il tempo ideale, nel senso che non vorrei avere fretta e vorrei leggere tutto il tempo che voglio: perciò, in vacanza.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. L’ultimo libro che ho interrotto è Millennio vol. I di Manuel Vazquez Montalban. In precedenza mi ero appassionato con le storie dell’investigatore Pepe Carvalho, ma ho trovato quest’ultimo libro un po’ noioso e ripetitivo, poco avvincente. Ma, in passato, ho interrotto anche altre letture.
Il diritto di critica è sacrosanto, ci mancherebbe. La lettura deve essere un piacere: non ha senso l’obbligo di finire un libro. Anche se, da autore, mi dispiacerebbe se qualcuno giudicasse un mio libro senza averlo letto per intero.  Ma, in democrazia, va salvaguardato pure il diritto alla “superficialità”.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Ci sono stati libri diversi in tempi diversi. Da ragazzo Lettere ad un giovane poeta di Rainer Maria Rilke, poi Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Poi ancora Un divorzio Tardivo di Abraham Yehoshua. Poi Il marsigliese J.C.Izzo. Adesso, ma sono di parte, Affetti Speciali, il mio ultimo libro edito da Edizioni Psiconline. E’ bellissimo, ma dalle mie parti si dice: ogni scarafone è bello alla mamma sua….

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia? Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. In ordine: prima l’autore, poi il riassunto, il titolo ed infine la copertina. Ingenere leggo narrativa del novecento e contemporanea. Non disdegno i noir. E poi psicologia. Non sono un esperto delle regole editoriali,ma penso chegli editori siano troppo poco attenti ai nuovi autori. E’ vero che in Italiatanti scrivono ed è complesso stare dietro a tanti, ma credo chegli editori dovrebbero porre più attenzione alla selezione delle nuove proposte.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?  Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Ho iniziato ad usarli da pochissimo ed hanno degli indubbi vantaggi. Nel breve periodo certamente non sostituiscono il cartaceo, ma lo affiancano. A medio lungo termine, chi può dirlo?

Chi è Alberto Vito:
nato a Napoli nel 1959, vive tuttora nella città partenopea, ma tifa per l’Inter. Ha una figlia di 25 anni. Ama soprattutto viaggiare. Mangia bene e cucina male.
Psicologo, Psicoterapeuta familiare, Sociologo. Dirige attualmente l’Unità Operativa S.D. di Psicologia Clinica presso l’A.O.R.N. Ospedali dei Colli (NA).
E’ stato Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli per oltre 10 anni; Componente Commissione Nazionale per la lotta contro l’Aids presso il Ministero della Salute dal 2002 al 2006; Supervisore didatta dell’Equipe Inter-Aziendale di Terapia Familiare ad Ancona presso la Clinica Psichiatrica dell’Università Politecnica delle Marche dal 2001 al 2009.
Ha svolto attività formativa edidattica presso Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Familiare, Corsi di Mediazione Familiare, Master di Psicologia Giuridica ed attività di supervisore clinico in diversi contesti pubblici e privati. Attualmente è didatta della Scuola Romana di Psicoterapia Familiare.
Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, inerenti la terapia familiare, la psicologia giuridica e la psicologia ospedaliera, tra cui i volumi: La perizia nelle separazioni. Guida all'intervento psicologico (F.Angeli, Milano, 2009) Vicende familiari e giustizia (Ed. Sallustiana, Roma, 2005). Collabora con riviste nazionali di salute.
E’ da pochi mesi uscito: Affetti Speciali. Uno psicologo (si) racconta, Edizioni Psiconline in cui sono presentate in forma romanzate 10 storie cliniche, intervallate da alcuni accadimenti nella vita del terapeuta, tra una seduta e l’altra.

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