Leggere, secondo Beniamino Bonardi

Pubblicato in Interviste


 Beniamino Bonardi

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. La televisione o un libro, vanno entrambi bene. Dipende da quel che c'è dentro (...)

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Leggo sul divano o a letto. L'immaginazione della vita in città mi porta a sognare di leggere in riva ad un laghetto alpino. Ma quando mi sono trovato in un posto simile non avrei mai rinunciato a guardare la natura, nascondendola dietro alla pagina di un libro.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Si, qualche libro (pochi) non l'ho finito. E siccome non mi piaceva, non mi ricordo neppure il titolo. Mi ricordo bene, invece, l'unica volta che sono uscito dal cinema ben prima della fine del film: Guerre stellari.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Non so neppure io perché, ma mi dico che il libro che ho più amato è La noia di Alberto Moravia. Qualche tempo fa ho provato a rileggerlo ma ho smesso subito. E' un libro che sta in un determinato tempo della mia vita ed evidentemente là deve restare.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Se conosco l’autore, tipo Camilleri (ma solo per il commissario Montalbano), vado a colpo sicuro. Se no mi baso sulla trama e sugli estratti di qualche entusiasta critica giornalistica (Il più venduto…, La rivelazione…): so che è tutta pubblicità ma mi piace il rischio di farmi prendere consapevolmente per i fondelli.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. In questi ultimi anni, mi appassionano i polizieschi. Ci fosse una volta che scopro l’assassino prima del protagonista della storia…

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Non credo che le innovazioni portino necessariamente alla morte di ciò che c’era prima, e questo credo valga anche per gli e-book.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Non ho mai letto un e-book ma ho capito che mi saranno presto utili. Non come lettore, inizialmente.

Chi è Beniamino Bonardi:
nato nel 1956, laureato in Filosofia, giornalista pubblicista. Ha ideato e diretto il portale sulla responsabilità sociale delle imprese Rsinews.it. E’ autore di pubblicazioni di carattere ambientale e dei libri La naturale inferiorità dei maschi (Sperling & Kupfer Editori, 1996) e Care medicine - Quando la salute finisce in tribunale (Selene Edizioni, 2005). E’ stato dirigente nazionale delle associazioni ambientaliste Amici della Terra e Legambiente, e assessore all'ambiente, lavori pubblici e sicurezza del Comune di Sesto San Giovanni. Beniamino Bonardi se n'è andato il 6 dicembre 2020.

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