Leggere, secondo Maddalena Balsamo

Pubblicato in Interviste


 Maddalena Balsamo

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Quando voglio rilassarmi in fretta vado al cinema. Quando voglio rilassarmi a lungo, (...)

leggo un libro. A pensarci bene non mi rilasso, divento mentalmente attiva ma in modo sano e non nevrotico (come mio solito). Se voglio rilassarmi prendo lo Xanax. La televisione invece mi rintrona, mi rende acefala: mi chiedo ancora cosa pago a fare il canone visto che è sempre spenta.



D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?

R. La mattina leggo sul tavolo della cucina, mentre faccio colazione. Spesso leggo ad alta voce, mi piace. Il pomeriggio leggo sdraiata sul divano. Prima di dormire leggo a letto. Il luogo ideale di lettura resta casa mia ma se il testo è impegnativo, per esempio un saggio critico, leggo sempre seduta al tavolo della cucina.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Si, ci sono libri che non ho finito o perché non mi prendevano o perché io non ero ancora pronta per quella lettura. A volte ho comprato libri che ho letto dopo due anni o più, come è successo recentemente con Fuoco amico di Abraham Yehoshua. Sono i libri che mi scelgono, non io loro. E scelgono anche quando essere acquistati e quando essere letti. Negli ultimi mesi prendo i libri in prestito dalle biblioteche di Milano, tempo massimo un mese e devo riconsegnarli, questo mi rende meno dispersiva verso la quantità di autori e argomenti che mi attraggono.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Ce ne sono molti. Negli ultimi tempi, Pastorale americana di Philip Roth e La sposa Liberata di Yehoshua. Ma ho amato moltissimo, forse più di tutti, Lo straniero, di Albert Camus.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Come ho già detto, sono i libri a scegliermi, è misterioso cosa mi attragga di loro. Parafrasando Picasso, io non cerco, trovo. Una volta ero attratta dal titolo e dalla copertina, oggi sono attratta dai luoghi in cui si svolgono le narrazioni e dai Paesi di provenienza degli autori.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Sento di più le storie in cui sia presente anche uno sfondo storico, contemporaneo o passato, la pura psicologia comincia ad annoiarmi, mi piacciono i destini individuali che si intrecciano ai destini dell'umanità, di un popolo. In un certo senso, gli "argomenti" non esistono, sono un pretesto, conta la visione del mondo dell'autore, il suo sentimento della vita.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Sono ancora refrattaria agli e-book, ho bisogno della carta e di un certo tipo di carta!
Di solito ho una matita, quando leggo, se ci sono delle frasi o dei passaggi che mi piacciono segno una crocetta accanto, faccio le orecchie alle pagine, aggiungo una nota mia, a volte riprendo in mano libri ingialliti e impolverati: come potrei avere tutto questo da un e-book? No, non li uso, sono generazionalmente distante.

a cura di Marinella Zetti

Chi è Maddalena Balsamo:
è nata a Bari nel 1961, ha studiato musica al Conservatorio di Bari e pittura all'Accademia di Belle Arti a Milano, dove si sono trasferita dopo la maturità artistica. Hoalavorato molti anni come illustratrice editoriale e negli ultimi 15 anni come attrice in teatro e televisione. Non è mai stata sposata, non ha figli, le piace camminare molto, camminando ritrova i suoi pensieri, il suo mondo interiore.
Negli ultimi tre anni ha aperto un video-blog su youtube in cui dice quello che le passa per la mente, così come viene. Non capisce ancora come abbia potuto avere successo, soprattutto fra i giovani. Per questo Maddalena si è posta una domanda: forse ho la vocazione della zia universale??

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