Valeria Vigano

Leggere,
secondo Valeria Viganò

a cura di Marinella Zetti


D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Guardare la televisione (...)

 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Il divano in una casa silenziosa senza nessuno intorno.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Sì, con La versione di Barney di Morderai Richler, non mi piace la narrazione poco precisa, vagolante negli argomenti.


D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Le onde di Virginia Woolf. Distanzia di anni luce anche il secondo cioè La ricerca del tempo Perduto di Marcel Proust.


D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. L’autore, la trama.


D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Dagli editori viene poco considerata la qualità della scrittura.


Chi è Valeria Viganò : è nata a Milano e vive a Roma da trent’anni. Collabora da diciotto anni con L’Unità e da sei con Repubblica. Ha lavorato per la radio con programmi e radiodrammi e insegna da anni scrittura creativa: attualmente tiene i c orsi alla Casa Internaizonale delle Donne a Roma. Ha pubblicato:Il tennis nel bosco (Theoria, 1989);Prove di vite separate(Rizzoli, 1992);L’ora preferita della sera e Il piroscafo olandese (Feltrinelli, 1995 e 1999);Siamo state a Kirkjubaerklaustur (Neri Pozza, 2004).

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