E-Book non è mai troppo tardi

Pubblicato in Corsivi

ebook-luglio2012
Gli Italiani –evviva, evviva!-hanno finalmente cominciato a sentir parlare di e-book

 

 

C’era una volta –quando la TV di Stato interpretava la sua missione come un Servizio- una trasmissione condotta da un vero maestro di Alberto Manziscuola elementare, il bravissimo Alberto Manzi, nella quale si insegnava agli italiani a leggere e a scrivere.
Il titolo era anche un’incitazione: Non è mai troppo tardi.

A quella splendida iniziativa ne sarebbero dovute seguire altre, per trasformare questa nostra nazione, nata solo alla fine dell’Ottocento in una vera entità oltreché sociale anche culturale. 
Ma si sa in cosa si impegnarono, purtroppo, gran parte dei politici di quella cosiddetta Prima Repubblica, la maggior parte dei quali si adoperò più per se stesso e il proprio Partito che non per il bene della neonata Repubblica.
Così lo sforzo del bravo maestro Manzi non ebbe seguito e gli Italiani non sono mai diventati un popolo di lettori, anzi nei confronti di chi legge, di coloro che definiscono il leggere un piacere, molti hanno persino una velata ironia, quando non addirittura un aperto sarcasmo. Come se a leggere fosse chi non ha di meglio da fare (quello bruttino e sfigato con le donne è un gran lettore) ed è costretto a consolarsi con la lettura. Peccato… 

Ma si sa che il nostro è un Paese bellissimo e contraddittorio, dove i furbetti trionfano a scapito degli onesti, dove chi salta la fila è ammirato invece che condannato e dove, naturalmente, gli evasori fiscali sono gli eroi che tutti invidiano e al contempo condannano.
Qui da noi, investire i propri denari nell’acquisto di un libro è davvero cosa che a milioni non è mai passata neanche nell’anticamera dell’anticamera del cervello. Al massimo un libro, in molti, lo sfogliavano sulla spiaggia, se non c’era un quotidiano o una rivista patinata portata di mano. Lo prendevano in prestito dall’amico (quello bruttino e sfigato di cui sopra), lo sfogliavano appena e poi si dimenticavano pure di renderlo.

Eppure –dopo che gli e-book e gli e-reader erano ormai diffusi da tempo in tutti i Paesi tecnologicamente avanzati- anche in questo nostro strano Paese si è cominciato a parlare di libri elettronici.

Breve premessa non-filosofica 
leggere-ebookNell’immaginario collettivo gli e-book, oggi, vengono immediatamente associati agli e-reader, cioè a quegli strumenti che il mercato elettronico sta moltiplicando e diffondendo. 
Ma gli e-book sono file elettronici, in diversi formati digitali, nati in realtà nel lontano 1971, quando Michael Hart diede vita al Progetto Gutenberg. Questo significa che sul nostro pianeta da almeno 40anni ci sono persone che per leggere e diffondere testi utilizzano questo metodo.

Stupefacente? Sì, abbastanza.                  

Soprattutto, dopo lo stupore, ci sarebbe da domandarsi come mai il Business dell’ICT (Information & Communication Technology) abbia impiegato così tanto tempo per iniziare lo sfruttamento del potenziale insito nell’editoria elettronica…

Ma, tornando, al nostro tema, e cioè alla lettura degli e-book, non è altrettanto stupefacente il fatto che su questi “file” esista sia tanta disinformazione che altrettanta cattiva informazione. Mi si dirà che di fronte alle novità, a quelle innovazioni che poi rivoluzionano il nostro modo di vivere c’è sempre una certa ritrosia, che l’essere umano è abitudinario, e che quando poi c’è di mezzo la tecnologia è ancora peggio. O.K. ammettiamo questa difficoltà, è un po’ come quando i costruttori di automobili si dovettero scontrare con i signori che li snobbavano, continuando a preferire le loro carrozze a cavallo. E gli esempi, a riguardo, sarebbero infiniti.

Poi però, fortunatamente, “scatta qualcosa” e la novità inizia a diffondersi, trasformandosi in “cosa normale”, viene acquisita nelle abitudini quotidiane e perde il suo alone di leggenda metropolitana. All’estero, almeno, riguardo agli e-book è successo e già da parecchio tempo.

 

L’editoria elettronica è un problema di alfabetizzazione 
Gli e-book sono, non è superfluo ricordarlo, la “traduzione elettronica” di libri, saggi o romanzi ma anche fumetti, di quei libri con i quali, soprattutto nel nostro Paese, vi è poca dimestichezza. Le statistiche di vendita di libri in Italia sono molto al di sotto di quelle della maggiorAlfabetizzazione parte delle nazioni industrializzate (e non solo europee). Gli Italiani acquistano con maggiore facilità (anche in periodi di crisi come l’attuale) cellulari e TV, videogiochi e telecamere, che non libri o, peggio ancora, strumenti per la lettura di testi elettronici.

A peggiorare la situazione vi è poi un problema culturale, di alfabetizzazione, che non può essere ignorato. In Italia la banda larga e la diffusione del Wi-fi sono chimere che transitano nottetempo nei sogni di pochi utopisti, mentre Istituzioni e enti governativi allestiscono siti Web che risultano pachidermici o arcaici per qualsiasi utilizzo pratico da parte di cittadini/utenti, e che ben  presto finiscono nel dimenticatoio delle funzioni di impiegati e dirigenti ministeriali.

Nonostante ciò, lo scorso dicembre Amazon, marchio leader mondiale del commercio online di prodotti editoriali, ha iniziato a commercializzare (e a vendere) anche in Italia il suo e-reader Kindle. E, parallelamente, Apple ha intensificato la diffusione del suo IPad, che tra l’altro può essere utilizzato anche come lettore di e-book. 
E gli Italiani –evviva, evviva!- hanno quindi finalmente cominciato a sentir parlare di e-book. 
Subito sono nati due partiti e hanno iniziato a diffondersi le leggende metropolitane a riguardo. I partiti sono, naturalmente, composti da coloro che avversano gli e-book e da coloro che invece li sostengono. Le leggende sono numerose e, in certi casi, assolutamente folli, ma nascono dalla disinformazione e dall’assoluta mancanza di alfabetizzazione a riguardo.

Mi rendo conto che l’istruzione ha un costo, ma sono altresì convinta che Amazon, Apple e tutte le aziende impegnate in questo settore, farebbero cosa giusta e saggia se investissero parte delle loro risorse a fare un po’ di e-learning online, gratuito e basic per i futuri fruitori dei loro prodotti. 
Oggi in Italia le persone che leggono, ed amano farlo sia per informarsi che per divertirsi e rilassarsi, sono poche, e quelle che tra queste si avvicinano agli e-book fanno purtroppo parte di una élite, di una ristrettissima minoranza. E ciò è davvero molto grave e non solo per Amazon-Apple e company, ma soprattutto per noi.

Alfabetizzazione Basic
Per prima cosa occorrerebbe sfrondare il campo da certi pregiudizi e prese di posizione che lasciano il tempo che trovano. 
Cominciamo da quella che alimenta i sostenitori ad oltranza del libro cartaceo. Ad ascoltarli sembra che la specie umana sia nata corredata di un bel volume rilegato. Che al libro cartaceo non esista né un prima né un dopo.

A questi signori occorrerebbe ricordare che quando Johann Gutenberg, intorno alla metà del 1400, stampò la prima opera con caratteri tipografici (la famosa Bibbia a 42 linee), per molti questa iniziativa fu vista come un’attività demoniaca perché il Sapere sarebbe uscito dalle biblioteche, dove giaceva per pochi intellettuali in rari e preziosi manoscritti, e si sarebbe reso disponibile per molti.

no-ebookOggi, di fronte alla rivoluzione dell’e-book, assistiamo a qualcosa di molto simile. Una condanna senza appello.
Nessuno di questi signori "NO ALL'E-BOOK" prende in considerazione i vantaggi che esso consentirà alla diffusione della conoscenza. Finalmente per tutti e non solo per pochi.

D'altra parte nessuno dice o scrive che utilizzare un e-book sia una scelta senza alternativa, che se acquistate/leggete un saggio o un romanzo in e-book questo vi impedirà, domenica prossima, di andare in spiaggia con un bel volume in brossura. Eppure coloro che si schierano nel Partito del  "NO ALL'E-BOOK" fanno di tutto per avallare questa tesi. Se "passate" all'e-book attraverserete l'Acheronte e per voi non ci sarà più possibilità di ritorno.

Nella mia famiglia, tra dicembre e gennaio, sono stati acquistati due e-reader, ma abbiamo la cattiva abitudine di alternare libri cartacei ad e-book, a seconda delle situazioni e delle personali esigenze che nascono. 
Molto spesso io utilizzo la lettura di libri elettronici per lavoro direttamente dalla mia postazione informatica, e quindi tramite computer desktop o portatile, ma non mi sogno affatto di gettare nella spazzatura nessuno degli oltre 5mila volumi che compongono la nostra biblioteca familiare.

Mi sono avvicinata agli e-book, qualche anno fa, quando scoprii che un testo, assolutamente esaurito e mai più ristampato, era invece fruibile in formato elettronico.

Già, perché anche questo nessuno lo dice, ma gli e-book ci liberano, finalmente, dalla schiavitù delle leggi editoriali: un libro si ristampa solo se la richiesta è significativa, le ristampe si fanno solo in estate, quando mancano novità editoriali e la filiera non può fermarsi, la ristampa dev’essere ordinata al libraio perché altrimenti…

L’e-book è un bene immortale, che potete trovare semplicemente collegandovi a Internet, in qualsiasi momento del giorno o della notte voi lo desideriate, feriale o festivo che sia. Sempre.

 

Leggere e-book 
Il costo di un ottimo e-reader parte da un massimo di circa 90-100 euro e gli e-book costano almeno il 30% in meno rispetto al loro omologo cartaceo, ma i prezzi sono ulteriormente destinati a scendere. Ma il Web straripa di offerte promozionali. C’è un sito al quale io sono iscritta che quotidianamente mi offre un e-book al prezzo variabile di 0,99/1,99 euro quando il corrispondente cartaceo ha già superato i 20 euro!

Mettiamo che voi investiate 100 euro per acquistare un e-reader, investireste in questa spesa quello che vi costerebbe l’acquisto di 5 soli best seller. 
Ma poi, c’è un altro ragionamento da fare… Gli e-book si leggono molto comodamente sugli e-reader, ma nessuno vi impedisce di prendere confidenza  con loro usando per leggerli il vostro pc/mac…
Cosa dovete comprare? Nulla! 
Per iniziare a prendere confidenza, è sufficiente avere un computer, collegarsi a Internet e scaricare una delle decine di risorse gratuite messe a disposizione per questa funzione. 
In casi specifici è anche possibile leggere gli e-book direttamente dal vostro browser, quello che usate per navigare il Web. 
Vi assicuro che è facile ed economico.

Non siate pigri, anche se il buon maestro Manzi insegnava che Non è mai troppo tardi, la rivoluzione degli e-book è iniziata da tempo e sta cambiando radicalmente il modo di comunicare. Se non iniziate, allora potrebbe essere davvero e irrimediabilmente… troppo tardi.
Flaminia P. Mancinelli

P.S. 
Volete saperne qual cosina in più, vorreste sapere quali programmi usare e come fare? 
Non avete che da accedere al nostro ABC e leggere. Niente paura, è gratuito! 
Non siate pigri, non rimandate a domani… La rivoluzione degli e-book è già in corso.

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