La collezionista di libri proibiti

Scritto da MZ. Pubblicato in Vetrina

 

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Un romanzo “rosa” con una trama classica, ma con finale a sorpresa. Un buon esordio per Cinzia Giorgio, che sinora ha scritto saggi.

 

Ho letto commenti molto cattivi su Amazon. E a me vien da chiedere a queste lettrici: cosa vi aspettavate da un “romance”? Perché gli rimproverate di avere una trama da “rosa”?
Se si acquista un romanzo “rosa”, non si può pretendere di leggere letteratura.
Quello che mi ha meravigliato è che nelle critiche negative non vengano mai evidenziati i “refusi” delle pagine iniziali. Tanto da farmi sorgere qualche dubbio: queste persone lo avranno veramente letto il libro di Cinzia Giorgio?
Il romanzo, a mio avviso, ha una trama che regge fino alla fine, addirittura con un finale a sorpresa. L’italiano è “pulito”, molto aderente al profilo professionale dell’autrice. Un buon esordio per Cinzia Giorgio, che sinora con Newton Compton ha pubblicato saggi.
Se amate i romanzi “rosa”, ve lo consiglio.

 

Sinossi

Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti…

Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?

Chi è Cinzia Giorgio
È dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza i salotti letterari dell’Associazione di Studi Umanistici Leussô di Roma e insegna Storia delle Donne all’Uni.Spe.D. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Per la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia e Storia pettegola d'Italia.

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