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L'Arte della gioia di Goliarda Sapienza

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Ho iniziato a leggere
L’arte della gioia per caso, attratta da quanto scritto
nella bandella sulla vita dell’autrice e poi catturata dall’incipit ...



 

 

 

Ho iniziato a leggere L’arte della gioia per caso, attratta da quanto scritto nella bandella sulla vita dell’autrice e poi catturata dall’incipit, che vi propongo: 

Ed eccovi me a quattro, cinque anni in uno spazio fangoso che trascino un pezzo di legno immenso. Non ci sono nè alberi nè case intorno, (...)

 

 

 

solo il sudore per lo sforzo di trascinare quel corpo duro e il bruciore acuto delle palme ferite dal legno. Affondo nel fango sino alle caviglie ma devo tirare, non so perché, ma lo devo fare. Lasciamo questo mio primo ricordo così com’è: non mi va di fare supposizioni o d’inventare. Voglio dirvi quello che è stato senza alterare niente.

 

E’ stato subito amore, la storia di Modesta mi ha catturata, sono stata risucchiata nel suo mondo e ho attraversato con lei il Novecento.

Non voglio raccontarvi il romanzo, perché non voglio togliere nulla alla vostra lettura. Ogni passaggio della vita di Modesta è importante e vi aiuta a capire sia la protagonista sia il mondo che la circonda. 

Vi dirò solo che la storia si svolge in Sicilia, che Modesta è una ragazza veramente povera ma con una grande forza interiore, con una voglia di vivere, di conoscere, di apprendere, di sperimentare che la porteranno a compiere scelte difficili,che non esito a definire rivoluzionarie, soprattutto per il luogo e il tempo. Modesta nasce il primo gennaio 1900 e quindi vive appieno gli anni del fascismo.
Ma nemmeno la dittatura riuscirà a fermare Modesta, lei è uno spirito libero che ama la vita.
Con gli occhi e il cuore di Modesta il lettore attraversa le guerre italiane, il fascismo, la nascita del comunismo e del socialismo, l’emancipazione della donna e la liberazione sessuale.

Modesta non ha paura dell’amore, al contrario, si abbandona completamente al sentimento, ma non perde mai la sua dignità, non si lascia mai schiacciare, continua ad avere un profondo rispetto per se stessa e per la persona amata.

Con Modesta vi troverete a ridere e a piangere inseguendo le avventura di tutti i personaggi che affollano il mondo di questa intraprendente donna siciliana.

Superfluo evidenziare che il romanzo segue un ritmo ben cadenzato sulle vicende narrative, a tratti incalzante a volte rallentato, ma ogni capitolo vi lascia con il desiderio di passare al successivo.

 

arte-della-gioia-stampa-alternativaRespinto in Italia, pubblicato in Francia
Come la sua protagonista, L’arte della gioia non ha avuto vita facile. Goliarda Sapienza termina la stesura nel 1976, ma gli editori italiani rifiutano il romanzo.
Anche i critici italiani lo avevano stroncato, giudicandolo “un cumulo di iniquità”.
Goliarda muore nel 1996 senza vedere la sua opera pubblicata.
Prima di morire, la scrittrice aveva affidato il manoscritto a suo marito Angelo Pellegrino.
Dopo varie vicissitudine, nel 1998 Pellegrino convince Stampa Alternativa a pubblicarne un migliaio di esemplari. Alcune copie del libro vengono inviate a critici italiani e, fortunatamente, anche a Waltraud Schwarze della casa editrice Aufbau-Verlag. In Italia passa sotto totale silenzio.
L’editore tedesco, invece, è entusiasta e, oltre a pubblicare il libro in Germania, ne invia una copia a Parigi, alla sua amica Viviane Hamy, una editrice molto coraggiosa e illuminata.
L’Arte della gioia esce anche in Francia e riscuotete immediatamente un enorme successo. Lo stesso accade in Spagna.
La strepitosa accoglienza tributata al romanzo negli altri Paesi spinge Stampa Alternativa a proporne nel 2003 una nuova edizione, corredata da un ricco album fotografico, nella collana Eretica.
Nel 2008 anche Einaudi pubblica L’arte della gioia.
Finalmente anche i critici italiani si sono accorti che il romanzo è tutt’altro che “un cumulo di iniquità”.
Per inciso io ho letto e mi tengo ben stretta l’edizione con album fotografico di Stampa Alternativa.arte-della-gioia-einaudi

 

Due parole su Goliarda Sapienza.
E’ nata in Sicilia, a Catania e ha vissuto in una famiglia socialista che le ha insegnato il valore della libertà. Prima di dedicarsi alla scrittura, è stata attrice, ha lavorato con Luchino Visconti, Alessandro Blasetti e Citto Maselli.
Se volete conoscere meglio Goliarda Sapienza, vi consiglio di leggere anche gli altri romanzi: Lettera aperta (1967) - Il filo di mezzogiorno (1969) - L'Università di Rebibbia (1983) - Le certezze del dubbio (1987) - Destino coatto (2002). Nel 2010 Einaudi ha pubblicato anche il romanzo Io, Jean Gabin e nel 2011 Il vizio di parlare di me stessa che propone una serie di pensieri tratti dal diario della scrittrice
Infine se la volete vedere e sentire, basta mettere il suo nome su youtube, troverete spezzoni di film, interviste, documentari e spettacoli a lei dedicati.
MZ

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