Pubblicato in Recensioni

Una passione dell'età adulta
lo-specchio-dio-eschbachL'incontro con il romanzo di Andreas Eschbach fu un caso, e nel suo caso "galeotta" fu la presentazione che qualcuno aveva scritto sulla "bandella"...

Il pregio maggiore per me sta nel potere, insito in questo libro, di accalappiarvi alla lettura e a portarvi lontani... Vi rammentate le prime letture di quando eravate ragazzi? Ecco, il merito maggiore di questo autore tedesco sta proprio nella sua capacità narrativa: vi prende per mano e vi porta... Dove decide lui! sulla bandella del volume. Non devo quindi nulla di più, per il piacere di questa lettura, a nessuno se non all'autore e all'editore che lo tradusse e commercializzò in Italia.

Se mi chiedete di raccontarvi la storia, faticate in vano. Non voglio assolutamente togliervi il piacere della scoperta. Vi anticiperò solo che la vicenda inizia con una scoperta archeologica insolita... Insolita? Beh per definire la "scoperta" cui assistiamo gli aggettivi potrebbero davvero essere molti e diversi, aggettivi come "strana", "assurda", "epocale", ecc... E da questo ritrovamento, che avviene tra le sabbie del Vicino Oriente (quello che i più, ma a torto, chiamano Medio Oriente), inizia il dipanarsi di un vortice di colpi di scena, di capovolgimenti, di avvenimenti shock che non vi lascerà sino all'ultima pagina,  e le pagine sono quasi cinquecento...

Qualcuno potrebbe chiedermi una definizione del genere, ma anche questo sarebbe riduttivo perchè per alcuni lo si potrebbe dire un romanzo di fantascienza, mentre per altri il termine di romanzo esoterico sarebbe senz'altro più calzante.
Io non amo le definizioni, mi fanno pensare al tentativo violento di incasellare e inscatolare la libera fantasia di un autore.  E' quella che oggi si definisce un'opera di fiction.
Che questo vi basti...

Perchè a me è tanto piaciuto?
Per un motivo semplice e diretto: mi ha fatto riscoprire il piacere della lettura disimpegnata. Quel piacere che, noi tutti che amiamo leggere, abbiamo provato all'inizio della nostra attività di lettori. Vi rammentate quando, quasi sempre di nascosto, facevate notte fonda per scoprire come andava a finire la riconquista di Mompracem? O quando, invece di uscire a giocare a pallone, preferivate seguire Verne nel suo viaggio "in pallone"? Ecco, con il romanzo di Eschbach avete la possibilità di riassaporare quel genere di lettura.

Vi sto consigliando la lettura di un feuilleton? di immergervi in una specie di romanzo d'appendice?
No, non è questo, ma seppure lo fosse?
Il discorso a questo punto potrebbe diventare complesso: ci potremmo chiedere qual è il compito del romanzo, qual è la sua funzione primaria, se esiste una, cosiddetta, Letteratura Alta e quali sono le sue caratteristiche, e se l'Altra, quella cosiddetta d'Appendice è proprio da porre all'Indice e scartare tout court... Non è questo il momento, seppure ci torneremo...
Il romanzo di Andreas Eschbach, comunque, non è un feuilleton di scarto, semmai è un ottimo esempio di fiction. 
E poi, se lo vorrete, anzi, la sua lettura potrebbe stimolarvi a profonde meditazioni, ma solo se lo vorrete voi... of course!
La scrittura scorre e si anima con ben calibrati colpi di scena, e davvero non patirete né noia nè situazioni ripetitive.
Si inizia con un'avventura archeologica e si finisce...  

Un produttore cinematografico ha tentato di trasporre il romanzo di Eschbach in un film... Un orrore, non vi consiglio di vederlo, soprattutto prima di leggere il libro. Lo sceneggiatore che ha trasposto il racconto, secondo me, dovrebbe cambiare mestiere.

Insomma, io che adoro Virginia Woolf e Elias Canetti (tanto per citare solo i primi due che mi vengono in mente) non ho potuto fare a meno di divertirmi un mondo e di centellinarmi Lo Specchio di Dio fino alle ultime pagine con estremo piacere. L'ho letto 5 anni fa e, purtroppo, non ho ancora trovato un  romanzo che gli stesse alla pari (... e i miei ritmi di lettura sono davvero molto intensi).
Che dirvi di più?
Provateci, e poi fatemi sapere... ;)
Flaminia

Nota editoriale:
Lo Specchio di Dio, di Andreas Eschbach
Fanucci editore 
(purtroppo il romanzo non è ancora dispnibile in  e-book) 

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