Terra di streghe e delitti
Un noir italiano ambientato in Monferrato,
e quindi sreghe e delitti, ma non solo...
Nel nuovo racconto di Sarah Sajetti ci sono due punti di forza: l'io narrante -che è poi Chiara, la protagonista/investigatrice della storia- e il luogo del delitto ovverosia la rurale e appartata campagna del Monferrato.
La struttura narrativa è quella tipica del noir, poco e nessun psicologismo, e la vitacosì come si svolge per davvero, senza colpi di scena irreali o vicende dell'altro mondo, quelle -per intenderci- della Fiction Made in USA.
La mia simpatia si è subito schierata con Chiara, ghiottona e dormigliona, donna lesbica, trapiantata per amore da Milano in quelle valli silenziose; valli nelle quali la popolazione sembra essere rimasta ferma agli inizi dello scorso secolo.
Al passato remoto del Monferrato appartengono infatti le dicerie sulle masche, le streghe della tradizione contadina locale, cui tutti senza dirlo in modo esplicito alludono però sottovoce, quando le nebbiose valli sono violate da diversi incidenti mortali.
Sarà la cittadina Chiara la prima a guardare con sospetto a quelle morti accidentali e a iniziare l'indagine.
Un'indagine che nella narrazione si alterna alle vicende amorose di Chiara, fidanzata con Alessandra, commissario e
donna affascinante, ma in costante difficoltà con la sua omosessualità.
Proprio l'omosessualità -e i sentimenti affettivi più riposti- divenano il filo conduttore ditutta la vicenda, rischiando, a un certo punto, non solo di coinvolgere persone innoventi ma persino di mettere più che in crisi il rapporto tra Chiara e Alessandra...
Il lettore, grazie all'abilità della naratrice, è condotto in un luogo dimenticato dai mass-media, un territorio che sembra aldilà del nostro tempo, dove la vita, per un curioso incantesimo, sembra essersi fermato.
In queste valli dove prevalgono "il verde e il marrone", con le loro infinite sfumature, e le insegne al neon sono praticamente bandite, Chiara si trova catapultata in un'esistenza che non ha nulla a che spartire con la sua vita precedente e consegna al lettore un interrogativo: per amore è giusto rinunciare a se stessi?
Che è poi la "stessa domanda" che forse il lettore vorrebbe porre a chi si è macchiato dei delitti del Monferrato: per odio è giusto gettare via la propria vita?
Un piccolo, prezioso libro che consiglio a tutti gli amanti del genere noir, senza "se" e senza"ma"...
Flami
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Storie di Streghe e di Delitti,
di Sarah Sajetti
Ed. Robin 2012