Cos'è un libro?

cosa libroUna domanda facile facile, alla quale tutti crediamo di saper rispondere...




Comincerei con un'occhiata al vocabolario
(che se volete potete saltare nell'articolo sottostante) 

Sul Dizionario Garzanti di Italiano, leggo la seguente definizione, alla voce "libro":

1) insieme di fogli, stampati o manoscritti, tenuti insieme secondo un dato ordine e racchiusi da una copertina ; anche, ciò che vi è scritto o riprodotto in immagini: libro in brossura, rilegato; libro nuovo, usato, intonso; libro antico, recente; libro scientifico, letterario; libro di narrativa, di poesia; un libro interessante, noioso, difficile; scrivere, stampare, pubblicare, vendere un libro; aprire, sfogliare un libro; leggere un libro | il libro sacro, la Bibbia, il Corano ecc. | il libro della natura, dell'universo, (fig.) la natura, l'universo come oggetto di studio e di arricchimento delle cognizioni umane | il libro della vita, del destino, del futuro, (fig.) il corso degli avvenimenti che si succedono nella vita di ogni uomo, specialmente in quanto si cerca di conoscerli, di prevederli | il libro della memoria, (fig.) l'insieme dei ricordi che la memoria registra | parlare come un libro stampato, (fig. scherz.) parlare in modo ricercato dim. libretto, librettino, libriccino, accr. librone, pegg. libraccio  
2) ciascuna delle parti in cui è divisa un'opera letteraria, filosofica o scientifica, specialmente dell'età classica: il terzo libro dell'Eneide 
3) registro di uffici pubblici, aziende, associazioni ecc., in cui sono contenuti, per lo più in ordine cronologico, dati che riguardano struttura, attività, eventi, rilevazioni contabili: il libro dei soci; libri contabili; libro cassa, giornale, mastro; libro dei morti, dei battesimi, dei matrimoni | portare i libri in tribunale, presentare istanza di fallimento 
4) (bot.) la parte del tronco di un albero vicina alla corteccia, ricca di vasi fibrosi 
5) (zool.) omaso, centopelle 
 Dal lat. libru(m), orig. 'sottile membrana fra la corteccia e il legno dell'albero', che prima dell'introduzione del papiro si usava come materiale per scrivere

Per proseguire poi con il "fattaccio"

E fin qui - direte voi - niente  di nuovo...
Già "niente di nuovo" almeno fino a quando certi Cervelloni non ci mettono la zampa...
Oggi - ed è qui la ragione di questo mio Post - mi stavo rilassando con la lettura di un saggio molto intelligente nel quale a un certo puntolibri ho letto che l'UNESCO (sì, avete capito bene, quella associazione che chiacchiera, chiacchiera, ecc.) aveva stabilito le "misure del libro". A questo link trovate una definizione che suona così: "(...) A book is a non-periodical printed publication of at least 49 pages, exclusive of the cover pages, published in the country and made available to the public;  (che tradotto vuol dire:  Un libro è una pubblicazione non-periodica a stampa di almeno 49 pagine; al netto delle pagine di copertina, pubblicato nel paese e messa a disposizione del pubblico;). 

E allora? Cosa potevo fare se non un salto sulla poltrona nella quale ero comodamente seduta a leggere?!!!
Ma ci rendiamo conto di quello che  partoriscono certi Cervelloni
Mi viene in mente di emulare la grande Gertrude Stein  e iniziare a ripetere: «un libro è un libro, un libro è un libro, un libro è un libro, ...»

Un libro è tale solo se consta di almeno 49 pagine? Ma siamo impazziti?
Millenni di evoluzione hanno portato l'animale-uomo a queste vette???
Ma, purtroppo, non è ancora finita... Continuando a leggere il mio saggio, scopro che la celebre Enciclopedia Britannica avrebbe ripreso la definizione dell'UNESCO accrescendone il numero di pagine che, per i geniali redattori inglesi, arriverebbe almeno a 64.
Nuovo zompo (ormai il mio autocontrollo è ridotto ai minimi termini) sulla poltrona e reazione ironica: 49 e poi 64, chi offre di più? Forza, non siate timidi, di quante pagine deve essere un libro per potersi definire LIBRO? 

librisNon disponendo (per fortuna mia) dell'edizione cartacea della Britannica, mi sono accontentata dell'edizione online e per fortuna ho potuto tirare un sospiro di sollievo... Difatti nella pagina dedicata  alla definizione di libro ho trovato sì la citazione della (terribile) definizione dell'UNESCO, ma nessuna analoga castroneria da parte della Britannica che, anzi, sottolinea come non possa darsi "nessuna  definizione rigorosa soddisfacente".

Insomma a questo punto della nostra civiltà non resta che da chiedersi se non ci sia da sperare in qualche drastico cambiamento, qualcosa di radicale e risolutivo (tipo Profezia dei Maya, per intenderci...) che resetti i Cervelloni e aiuti gli altri a vivere più serenamente.
Ognuno può capire da solo l'arroganza (ma anche la follia e il delirio di onnipotenza) sotteso a questa definizione dell'UNESCO.
Anche una frase può essere un libro, e non è certo il numero di pagine a contraddistinguerne la natura. 
50 pagine sono un libro, ma -mi spiace- 48 no...

La domanda che sorge quindi spontanea è: e un e-book, che pagine non ha, ma che come gli antichi rotoli (ovvero gli antenati  del libro) può constare di un'unica infinita pagina, per i  signori dell'UNESCO cos'è, carta igienica???
Flaminia P. Mancinelli 

P.S. Per chi fosse interessato a conoscere la mia odierna lettura, si trattava de: La Quarta Rivoluzione, sei lezioni sul futuro del libro, di Gino Roncaglia. Io lo sto leggendo in formato rigorosamente e-book e lo trovo molto stimolante.




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